The Human Body Exhibition, il vero spettacolo è il corpo umano.

Torino, 19 Ottobre 2012.
E’ stata inaugurata il 29 Settembre, anticipando di qualche giorno i precedenti annunci, la mostra che ha fatto, e sta facendo, discutere tutto il mondo.
The Human Body Exhibition è sbarcata a Torino al Palaolimpico, annunciata da un teschio formato 3 metri x 3 in Piazza d’Armi. Facile capire di cosa si tratti.

La mostra si propone come scopo finale quello di infondere nei visitatori un rispetto maggiore per il proprio corpo attraverso un viaggio nel corpo umano, tra arterie, organi, terminazioni nervose, ma anche un viaggio suggestivo nell’osservazione di ciò che ci accomuna o ci divide. Il tutto a partire dal nostro corpo.

Il motivo per cui l’esposizione ha suscitato turbamento nell’opinione pubblica, ma soprattutto in quella qualificata nel campo dell’anatomia, è che, ad essere esposti, sono corpi umani veri, sezionati e “plastinati” ovvero trattati con una tecnica particolare che permette la loro conservazione perfetta. La scelta è apparsa un uso commerciale di cadaveri non di buon gusto e tantomeno utile a fini scientifici, afferma il professor Giacobini “la mostra è disseminata di errori grossolani, sicuramente non la consiglierei ai miei studenti“.
Ciò che assicurano gli organizzatori, e viene ribadito nella pagina ufficiale dell’esposizione, è che i corpi non suscitano timore né possono impressionare: le pose in cui si possono osservare i corpi servono specificatamente per poter osservare un dato apparato, in una data posizione, in un dato movimento. Non è una mostra horror-splatter-kitsch, tranquilli, anche se è proprio dal gusto morboso di “voyeurismo” che Giacobini mette in guardia, “ci deve essere rispetto per la posa della morte“.

L’esposizione dovrebbe lasciare Torino il 13 Gennaio, ma fonti indiscrete ci hanno lasciato intendere che potrebbe protrarsi anche fino ad Aprile 2013.

Per maggiori informazioni:
il sito ufficiale;
arrivare preparati alla mostra;
che cos’è la plastinazione?;
dov’è la mostra?;
comprare i biglietti.

Veronica Sgobio