Magazine Società

The Icelandic tale #2 - Partenza

Creato il 23 luglio 2013 da Mapo
(Continua, in modo discontinuo seppur alfine armonico, da icelandichotel.wordpress.com)
Partiti. Lo zaino già mette a dura prova i tendini delle spalle mentre saliamo sul bus per l'aeroporto di Malpensa. Bilateralmente. L'autista, un quarantenne rasato che dopo la prima curva ha iniziato a imprecare contro un vecchietto col cappello parcheggiato in doppia fila" imposta l'aria condizionata al livello "ghiacciaio Vatnajokul", giuro per farci abituare all'idea dell'era glaciale fuori stagione che ci aspetta qualche ora di volo oltre le Alpi.
Fino a 20 giorni fa la parola Islanda mi richiamava alla mente un qualche posto indefinito, perso nel freddo nord. Qualcosa di misterioso, freddo e inospitale. I presupposti ideali, insomma, per spendere uno stipendio (e oltre!) per andarci.Da buon figlio della "generazione lonely planet", in tasca l'idea che basti leggere una guida e passare un paio di settimane in un posto vasto e disabitato per conoscerlo da cima a fondo. Falso, certo, ma consolante!
In Islanda ci sono 0 (zero!) Mc Donald, il primo ministro é una distinta signora che si chiama Johanna Sigurordardottir (prendo fiato dopo che sono riuscito a scriverlo!) e che è dichiaratamente omosessuale e in più di un consiglio comunale parte dei membri ha una speciale delega per trattare con elfi, fate e altre creature di mondi segreti, qualora se ne avessero a male per qualche sgarbo da parte dell'uomo moderno.Quest'ultimo punto, in effetti, probabilmente condiviso con qualche barbaro leghista dai baffi verdi, ma questa è un'altra storia.Gi islandesi, un popolo stranissimo e tutto imparentato che usa il nome di battesimo anche per le occasioni formali, mangiano carne di balena, scrivono canzoni e poesie e sono il paese più alfabetizzato (e online!) d'Europa.
Sono pochi (circa 450.000, "di cui quasi la metà a Reykjavik") ma buoni a quanto pare! Stoici, persino, se sono riusciti a sopravvivere a secoli di soprusi e dominazione, eruzioni vulcaniche, inverni a 50 gradi sotto zero e un sacco di primavere con la luce solare 20 ore al giorno. Tra i più longevi del mondo, viene da pensare che centrìno freddo e vitamina D.
Scrivo questi pensieri scomposti seduto al caffè dell'aeroporto, dopo un triste panino ortolano in sovrapprezzo. Intorno comitive di pensionati in viaggio organizzato che mi immagino nei bagni, a farsi eparina sottocute per evitare fastidiose trombosi alle gambe; davanti, oltre all'ipad dove batto velocemente le dita come per tenere il ritmo di una canzone di Sigur Ros, anche una "to do list". 10 buoni propositi per un viaggio.
- Mangiare carne di squalo putrefatta al mercato comunale di Rejkjavik- Fare il bagno senza ustionarsi nel fiume di Landmannalaugar- Trovare la perpetua della chiesetta di Reykjahlid e farsi raccontare tutti gli affreschi in lingua originale- Bagnarsi nelle acque geotermali del lago Myvatn- Noleggiare un mezzo anfibio tra gli iceberg di Jokulsarlon- Fare una foto decente a una pulcinella di mare- Indovinare il momento esatto del soffio del Gayser- Vedere una foca- Guardare il sole a mezzanotte sulle sponde del lago- Campeggiare sotto i Gayser e le cascate del cerchio d'oro senza beccare neanche un sasso in testa- Trovare una comitiva di francesi in un rifugio
Ce la faremo?
The Icelandic tale #2 - Partenza

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine