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The Imitation Game

Creato il 27 gennaio 2015 da Eva Gatti @avadesordre


TheImitationGame Il biopic romanzato su come i crittografi di  Bletchley Park riuscirono a svelare il codice di Enigma, il cifrario usato dai tedeschi e dagli alleati dell'Asse durante la Seconda Guerra Mondiale, è in realtà l'occasione per raccontare la storia del matematico Alan Turing, a capo del gruppo di ricercatori.
Turing era una delle menti più brillanti d'Inghilterra, considerato oggi uno dei padri dei computer, il matematico fu dimenticato per oltre mezzo secolo, in seguito agli eventi ignominiosi che lo portarono al suicidio: condannato per il reato di omosessualità, ancora in vigore in Gran Bretagna nei primi anni '50, non resse ai danni della castrazione chimica che aveva scelto in alternativa al carcere e preferì suicidarsi.
La sua riabilitazione postuma è iniziata nel 2012, centenario della nascita culminando con la grazia postuma concessa dalla Regina Elisabetta a fine 2013.
Il film, con tutti i suoi limiti, è un tributo doveroso a questo genio dimenticato e la pellicola nella sua robusta ricostruzione storica riesce anche ad affascinare lo spettatore.
L'impianto è molto classico con salti temporali che dal periodo esaltante delle ricerche per svelare Enigma, passano all'indagine poliziesca degli anni '50 che porterà a scoprire l'omosessualità del matematico o rimandano agli anni difficili dell'adolescenza che dovrebbero rivelare alcuni aspetti della personalità di Turing e si dimostrano essere la parte più debole della pellicola.
L'opera probabilmente non ha che ambizioni didascaliche e facilmente può essere confusa con una produzione televisiva (il che non è un demerito visto la grandissima qualità dei serial inglesi) di certo prima di farsi catturare dal film il series addicted deve superare lo straniamento di vedere l'asociale Sherlock fare il verso a Sheldon Cooper litigando con Tywin  Lannister per entrare a Bletchley dove può collaborare con Branson di Downton Abbey...


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