Diretto Evan Goldberg e Seth Rogen, The Interview è, per chi negli ultimi ultimi mesi ha lavorato in miniera, quel film che stava per far scoppiare una crisi diplomatica con retrogusto vagamente terroristico tra Stati Uniti e Corea del Nord. Grazie agli atti intimidatori degli hacker dagli occhi a mandorla nacquero in rapida successione: attacco cyber terroristico alla divisione film della Sony, furto e pubblicazione di dati sensibili, minaccia di attacchi terroristici nei cinema che avessero proitettato la pellicola, ritiro del film dalla circolazione ad opera della Major, condanna pubblica di Obama, ribellione degli esercenti americani ultra nazionalisti alla codardia di Sony, e infine ridesegno dei piani strategici di Sony con qulche dimissione qua e là. Del resto, se ora Spider-man è nel prossimo Captain america: Civil War è anche merito degli hacker coreani, rei di aver scoperchiato il vaso di pandora in una Sony con dei franchise potenzialmente allo sbando.
Ma perchè tutto questo casino per un film? Davvero una pellicola con Rogen e James Franco ha il potenziale per una crisi diplomatica? No, anche se sfotte Kim Jong-un, quel simpaticone che fa giustiziare i dissedenti gettandoli in pasto ai cani, e che all’età di 30 anni si è trovato ad ereditare la dittatura di un paese che nessuno conosce (il turismo è limitato dal regime). La pellicola è davvero divertente e riesce a strappare molte risate grazie alla chimica esistente tra Franco e Rogen, i quali replicano quella forma di umorismo dissacrante già visto nel precedente Facciamola Finita.
La trama racconta la storia di due amici impegnati nel mondo della televisione. Skylark (Franco) è il conduttore che intervista personaggi famosi, Aaron (Rogen) è il regista del programma. A caccia dello scoop del secolo scopriranno che Kim Jong-un è un grande fan del loro programma dopo The Big Bang Theory e che intervistarlo sarebbe il colpo del secolo per la loro carriera. La CIA fiuta l’affare e li ingaggia sotto copertura per uccidere Ciccio Kim durante lo show. Così i due showmen, nome in codice Stercorario e Oritteropo, si improvvisano spie e partono alla volta della Corea del Nord per incontrare il paffuto dittatore.
Le improbabili disavventure sono francamente rese molto più divertenti dal personaggio di James Franco, effemminato, istrionico, ignorante, e propenso al fascino seducente della bella vita che Ciccio Kim gli farà provare. Ovviamente non mancano mai quelle battute a sfondo sessuale che rendono i loro film meritevoli di essere visti. La topatrappola e il fallotrappola, missili da occultare nel culo, sesso improbabile, allusioni gay, c’è un po di tutto (la scena Oritteropo vs. La tigre fa morire). In The Interview, il ruole femminile centrale è affidato a Lizzy Kaplan, la coordinatrice CIA della missione che fin da subito riconosce la stupidità del duo e che è ottima in una parte che richiede al contempo sobrietà e predisposizione al ridicolo (simil Una Pallottola Spuntata).
E Kim Jong-un? Interpretato da Randall Park è un ragazzone amante della cultura americana a cui piace Fireworks di Katy Perry, il basket e andare a sgommare in carroarmato. Tra lui e Skylark si svilupperà un’amicizia fraterna che metterà a repentaglio la missione. Fino a quando non si scoprirà che….
C’era il tanto dunque per scatenare l’ira del regime di Pyongyang minacciando di morte chiunque avesse distribuito il film? Sempre No! Ma si sa che i regimi dittatoriali hanno un pessimo senso dell’umorismo.