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- Scritto da Simone Soranna
- Categoria principale: Le nostre recensioni
- Pubblicato: 27 Ottobre 2014
Dopo aver diretto pellicole di un altro tono e un altro spessore (come ad esempio le commedie 2 single a nozze e 2 cavalieri a Londra), David Dobkin prova a fare un salto di qualità cambiando registro e cambiando portata. The Judge non è sicuramente un film indimenticabile o riuscito in pieno, ma viste le credenziali del regista sarebbe potuto essere un lavoro peggiore.
Il soggetto del film non brilla certo di originalità. Robert Downey Jr., affascinante e gigione come sempre, interpreta Hank, un avvocato affermato della lussuosa Chicago. La scomparsa della madre però lo costringerà a tornare nella sua piccola città natale dove inevitabilmente sarà costretto a relazionarsi con il padre (Robert Duvall), giudice severo con il quale aveva troncato diversi anni prima.
Dobkin maneggia la materia con fare deciso ma allo stesso tempo leggero, lasciando il giusto spazio alle interpretazioni dei due protagonisti che mai si sovrappongono l’un l’altro. Il problema più evidente però è che il regista, forse troppo abituato ai toni della commedia, non riesce a gestire a dovere le sequenze più drammatiche. Il film infatti abbonda di retorica, sempre alla ricerca della lacrimuccia dello spettatore tramite scelte narrative e stilistiche che penalizzano la pellicola (in primis la sequenza dei filmini di famiglia).
Un cast d’eccezione ricopre i ruoli secondari. Infatti troviamo in scena Vera Farmiga, Billy Bob Thoton, Jeremy Strong e Vincent D’Onofrio.
Voto: 2/4
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