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The K point: Tottenham, quando l’attesa distrugge il desiderio

Creato il 02 aprile 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

Mentre qui a Leicester cresce l’attesa per la possibile promozione (che si potrebbe già festeggiare venerdì sera), c’è chi in Inghilterra ha atteso per tutta estate di vivere una grande stagione ed ora non vede l’ora di mettere questa deludente annata alle spalle.

Dobbiamo però spostarci a Sud-Est di Leicester, precisemente a Londra, zona Nord: Tottenham. Gli Spurs infatti sono fuori da ogni coppa, sono stati eliminati agli ottavi di Europa League, ma soprattutto sono sesti in classfica, a 8 punti di distanza dal quarto posto occupato dall’Arsenal.

Perchè definirlo un risultato deludente? Beh, c’è una cifra che puo’ spiegarlo meglio di tutti: 110, ovvero i milioni spesi da Silvio Baldini quest’estate per costruire una squadra che dichiaratamente puntava ad inserirsi nelle top four. Ora invece, a meno di un anno di distanza e a stagione non ancora conclusa, si parla già di rifondazione.

Proprio oggi il chairman del club di Londra Daniel Levy ha annunciato che sarà un’altra estate di investimenti, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dedicati alla costruzione del nuovo stadio, definito dallo stesso Levy “D’importanza critica per il progresso del club”.

La scelta di costruire un nuovo impianto più avanzato, ma soprattutto più ampio (attualmente White Hart Lane ha una capienza di 36.000 spettatori) è sicuramente saggia e ponderata in prospettiva futura. Lo stesso però non si puo’ dire di altre decisioni prese dagli Spurs nell’ultimo periodo, dalle quali è dipeso in gran parte l’esito di questa deludente stagione.

Partiamo dall’aspetto manageriale. Inutile constatare che le scelte da questo punto di vista siano state disastrose. Da Vilas-Boas esonerato a inizio anno, ponendo prematuramente fine ad un progetto iniziato la scorsa stagione, a Tim Sherwood, proclamato uomo della ricostruzione, ma che rischia di essere esonerato a 6 giornate dalla fine. In più (notizia di oggi tratta dal Guardian) si parla già di Van Gaal sulla panchina degli Spurs per la prossima stagione.

La scelta del tecnico olandese, manager che pretende un controllo ampio sul mercato, porterebbe al licenziamento quasi automatico di Silvio Baldini, un altro dei colpevoli di questa stagione. L’ex DS della Roma, ha usato tutti i soldi ricavati dalla cessione di Bale per costruire uno squadrone, ma il suo lavoro non si è rivelato straordinario, dal momento che spesso ha speso male e più del dovuto. Lamela e Soldado , giocatori di indiscusso valore tecnico ma pagati complessivamente più di 60 milioni, hanno toppato. Ovviamente le cause sono anche legate alle decisioni dei manager nei loro confronti, ma l’emblema del fallimento del dirigente italiano è stata la riesumazione di Adebayor, il quale ha salvato gli Spurs in diverse occasioni.

Perciò i tifosi del Tottenham non sono così entusiasti di dover vivere una nuova rifondazione, almeno finchè anche in società non ci sarà un po’ di stabilità e di chiarezza. Qualcuno si chiede se con la permanenza di Gareth Bale le cose sarebbero diverse ora, ma la partenza del gallese è stato un atto dovuto per le finanze del club.

Qui a Leicester si viva l’attesa della prossima stagione con l’entusiasmo di chi rivive la Premier dopo diversi anni; dalle parti di White Hart Lane invece si vive  con il timore di dover rivivere un incubo. Let’see…

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