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The Last of Us: Left Behind – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 14/02/2014

Cover The Last of Us

PS3 Pegi 18 TESTATO SU
PS3

Genere: ,

Sviluppatore: Naughty Dog

Produttore: SCEE

Distributore: Sony

Lingua: Italiano

Giocatori: 8

Data di uscita: 14/06//2013

The Last of Us: Left Behind – Recensione PS3

EUR 41,90

VISITA LA SCHEDA DI The Last of Us

Pro-1Ritmo di gioco piacevole e ottima regia Contro-1Si poteva fare di più a livello ludico

Pro-2Ellie e Riley Contro-2Rapporto prezzo/longevità per qualcuno sproporzionato

Sono passati sette mesi dall’uscita di The Last of Us, la nuova IP dei Naughty Dog in esclusiva PlayStation 3, eppure siamo ancora qui a parlarne e non solo perché è il giorno dell’uscita di Left Behind, prima e unica espansione del single player prevista, ma perché ancora oggi il survival-action fa incetta di premi e nomination, segno di un riconoscimento a 360 gradi che stenta a fermarsi. Le sensazioni che precedono la nostra prova con il DLC sono di rammarico, dispiaciuti che solo dopo così tanto tempo si sia resa disponibile questa espansione che si concentra principalmente sugli eventi precedenti il gioco, alternandosi con alcune spezzoni inediti che si inseriscono in un segmento della storia di Ellie e Joel. Un peccato insomma che si sia dovuto attendere tanto, sebbene le emozioni lasciate dall’esperienza di gioco sono ancora lì dove le abbiamo conservate.

Left Behind

PRESA DI COSCIENZA

Il ritardo è forse frutto di una tabella di marcia che ha visto la pubblicazione del fumetto American Dreams diviso in quattro volumi che narra l’incontro tra Ellie e Riley, ovvero le protagoniste di Left Behind. Una lettura che non è necessaria, ma è sicuramente importante per avere il quadro completo della situazione e capire come Ellie sia finita nella scuola paramilitare in quel di Boston, come abbia conosciuto Riley e del suo primo incontro con le Luci. Una lettura leggera, senza importanti colpi di scena, che mette ogni tassello al suo posto aiutando il giocatore a capire esattamente la cronologia degli eventi che andrà a vivere. Left Behind va giocato assolutamente solo dopo aver finito il gioco, come ricorda anche un avviso nel menù principale, perché mostra alcune scene inedite che danno grosse anticipazioni di quello che avverrà in seguito all’incontro con Joel. L’avventura di due ore e mezza circa (in base a quanto esplorerete gli ambienti) si divide in sei capitoli e si alterna in modo perfetto tra le avventure con Riley in un centro commerciale e quelle con Joel. Questa progressione di gioco oltre che essere una scelta narrativa ben bilanciata, messa in piedi da una regia che si assesta sugli ottimi livelli del gioco, si riflette anche su un gameplay che si divide in due sezioni ben distinte: la prima vede Riley tornare dopo 45 giorni di assenza (46 tecnicamente) da Ellie e passare con lei un’intera giornata in un centro commerciale, parlando, ridendo e scherzando, come due care amiche che non si vedono da tempo; la seconda con Ellie e Joel, senza entrare nei dettagli per non rovinarvi la sorpresa, è quella dove c’è più azione.

Questa scelta si riflette in un ritmo piacevole e assolutamente credibile dal punto di vista delle vicende narrate. Come già preannunciato, Left Behind si focalizza principalmente sul rapporto che c’è tra Ellie e Riley con dialoghi che passeranno da battute a barzellette a discorsi più seri, facendo capire al giocatore del perché di alcuni abitudini o di certi gesti di Ellie visti nella storia principale. Giocare Left Behind permette anche di vedere la crescita caratteriale di una giovane Ellie e quello che la porta ad essere quanto visto insieme a Joel. All’interno di queste sezioni di gioco c’è comunque spazio per  alcune interazioni con gli scenari che possono attivare dialoghi extra piuttosto che attivare alcuni macchinari, risolvendosi in qualche circostanza in trovate molto simpatiche ed anche riuscite. A questi capitoli più emozionali si alternano fasi con più azione e tensione che premiamo l’esplorazione, con diversi oggetti con cui craftare le medesime armi viste nel gioco, utili ad eliminare gli infetti o i sopravvissuti che incontreremo sulla nostra strada. L’unica novità degna di nota in termini di gameplay è quella che vede nella stessa zona infetti e umani, con i primi da usare a proprio vantaggio per distrarre i secondi o per decimarli. Un espediente ludico carino che è un peccato non sia stato utilizzato nella campagna principale. Dal punto di vista tecnico non ci sono novità, con due grandi ambientazioni ben dettagliate ed i soliti primi piani sui protagonisti che mettono in scena una sapiente recitazione. La colonna sonora invece propone la maggior parte delle musiche ambientali e melodie sentite nella trama principale con qualche motivo nuovo sempre ispirato.

The Last of Us: Left Behind – Recensione IN CONCLUSIONE
Left Behind ha un costo importante (14,99 euro) che viene ripagato con poche ore di gioco, due ore e mezza circa, ma qualitativamente abbastanza alte dal punto di vista della regia, della recitazione e delle emozioni, l’obiettivo principale di questa espansione. Dal punto di vista del gameplay le situazioni proposte sono le classiche con una apprezzabile novità che poteva anche essere sfruttata meglio, mentre è molto piacevole l’alternarsi dell’azione con le peripezie di Ellie e Riley. Il DLC è consigliato quindi a tutti quelli che hanno apprezzato particolarmente la storia e possono così – leggendo anche il fumetto American Dreams – vedere ogni tassello del mosaico al proprio posto; mentre per gli altri il costo, la durata e una parte ludica non di primo piano potrebbero dissuadere dal prenderlo subito. ZVOTO 8
Voto dei lettori7.5
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