The Last of Us - recensione

Da Cok7sette @cok7sette
L'avevo promesso.Avevo anche promesso che non avrei scritto solo di videogiochi ma, visto che mi piace smentirmi da solo, ecco a voi la recensione di "The Last of Us" (TLOU).

Tralasciamo da subito gli ovvi discorsi legati alla tecnica (ineccepibilie) e alla grafica (spettacolare).Evitiamo bellamente i discorsi delle esclusive...dico solo che chi non ha una PS3 non potrà fare a meno di piangere a dirotto e flagellarsi pentente fino all'acquisto (che ora considero obbligatorio).Perché così è.The Last of us è, definitivamente, un "must have".

Questo gioco, rappresenta e soddisfa, da solo, le aspettative ed i bisogni di un videogiocatore adulto. E con "adulto" intendo dire che è un gioco per maggiorenni che giocano (o meglio, videogiocano) da almeno 20 anni, come il sottoscritto.

Sì perché i temi sono adulti, il gioco è violento, il gameplay è superbo e totalmente immersivo, la musica è spettacolare, il doppiaggio è di ottima qualità... ma la cosa che più conta qui è la storia e visto che proprio della storia vorrei parlare ad un certo punto di questo articolo inizierò a spoilerare paurosamente (altra promessa infranta?). Non preoccupatevi. Vi avvertirò in anticipo.Oltre ad essere quello che è (ovvero IL GIOCO DEFINITIVO PER ANTONOMASIA) TLOU è, a mio avviso, anche il gioco ideale per avvicinare un neofita al genere del survival horror, oltre che probabilmente all'attività videoludica in generale.Sì perché, storia vera, mentre ci giocavo, non ho potuto fare a meno di immaginare persone di mia conoscenza impegnate a cimentarsi con l'impresa, ed ho sorriso pensando ai vari "momenti clou" nei quali li avrei visti sbalordirsi e stupirsi... non facevano che venirmi in mente persone che non sono videogiocatori.Si perché, sono convinto, questo gioco riuscirebbe a intrappolare nel vorticoso mondo dell'intrattenimento digitale anche il più restio a tentare l'impresa.Una volta superato lo scoglio della difficoltà e della complessità ovviamente.Si perché per quanto sia abbastanza lineare nella trama e nello svolgimento, è un gioco enorme. Lungo il giusto (almeno per uno che non può dedicargli più di molto tempo) ed abbastanza complicato.

Direi non per neofiti, tanto per smentirmi al volo in meno di 10 secondi netti, giusto perché ad un certo punto ci si ritrova a gestire un arsenale di un certo peso... ed i comandi per una persona completamente a digiuno potrebbero essere non proprio intuitivi.C'è davvero un sacco di roba che si può fare ma, sapete cosa vi dico?

Vi dico che la storia, la forza delle situazione, la profondità dei sentimenti, non potranno fare altro che spronare il neofita di turno a migliorare ed a superare gli ovvi ostacoli "locomotori" di "sincronizzazione pollici cervello" che si troverà ad affrontare.Perché il pensiero di "come andrà a finire questo macello" sarà ben più profondo e pressante di quello (a mio avviso) di cui avranno sofferto gli spettatori di Lost o di qualche altra serie...ATTENZIONE SPOILER! (ma non troppo, cercherò di trattenermi...)

... si perché gli avvenimenti trattati sono davvero sconvolgenti.Si parte dalla "tipica" situazione da "fine del mondo con zombie".

Va tutto in malora, letteralmente, ed i due protagonisti iniziale, una ragazzina ed il padre, si ritrovano a fuggire dalla propria casa, dalla propria città, dalla propria vita.

E qui, ancora nella fare di introduzione, il primo drammatico colpo di scena.
La ragazzina viene uccisa, il padre si dispera, il mondo va avanti.

La storia riprende il suo corso 10 anni dopo la morte straziante della piccola (ho pianto, durante quel momento ho pianto) e veniamo a conoscenza di come e quanto sia cambiato il mondo.

Sopratutto scopriamo che il padre (Joel) è cambiato decisamente in peggio, reinventandosi in tutto e per tutto nel ruolo delinquente violento e senza scrupoli dedito principalmente al contrabbando.
Si perché il mondo è diventato un posto davvero triste e violento e, un uomo, per sopravvivere deva fare tutto quello che è necessario fare. Sopratutto se ha il cuore infranto da una tragedia terribile come la morte di una figlia.

Joel è diventato duro e senza sentimenti, ma poi si ritrova a dover contrabbandare una carico molto particolare.

Una ragazzina, Ellie. Più grande della figlia scomparsa, ma molto somigliante.... ed inizia l'avventura.

La storia segue le avventure dei due durante l'arco di un anno (o meglio, quattro stagioni) e ci vedrà, di volta in volta, ad utilizzare uno o l'altro personaggio.


Ovviamente la sotria narrerà anche l'evolversi e l'intenerirsi del rapporto fra i due.

inizialmente Joel sarà chiuso e scostante mentre Ellie sarà timorosa ed impaurita.
Poi i due inizieranno a conoscersi fino a volersi bene trovando uno la redenzione (in sostanza Joel tornerà a fare il padre) mentre l'altra la sicurezza di una famiglia.

I due, per raggiungere la loro meta, ne passeranno letteralmente di cotte e di crude rischiando entrambi, e a più riprese, di rimetterci la vita.

Ovviamente sopravviveranno (grazie ai nostri sforzi) fino al drammatico finale.

No, non preoccupatevi.

Alla fine della storia saranno entrambi vivi e vegeti ma, cosa ben più importante, insieme.
Però a quale prezzo?
Letteralmente? Volete proprio saperlo? 
La salvezza del genere umano.

The last of us, per i temi descritti, per la violenza decisamente sopra le righe e per le atmosfere letteralmente inquietanti è un gioco adulto.

Per la storia, è il primo e forse unico gioco "adulto" della storia.
Niente fronzoli.
Niente abbellimenti (grafica a parte ovviamente, da vedere è semplicemente spettacolare).
Niente orpelli.
La storia più cruda e "crudele" che mi è mai capitato di interpretare.

Benvenuti nell'era del videogioco adulto.

P.S.

Non ho esagerato con lo spoiler vero?

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Giardini in Fiore

    Uno dei miei ultimi acquisti, era una cosa che mi tentava da un po'...Un libro da colorare per adulti (sempre che nel mio caso di "adulti" si possa parlare e... Leggere il seguito

    Il 05 maggio 2015 da   Madhouse
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Viaggiando sola: la prima volta a Siviglia

    Ieri sera, nella mia ultima giornata libera prima di tornare al lavoro, ho guardato un film che avevo in programma da qualche settimana: Wild, film del 2014... Leggere il seguito

    Il 30 aprile 2015 da   Giulia Calli
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Un incontro all'improvviso. A suddenly meeting.

    Come vi avevo già detto nel mio precedente post è arrivato il momento di meritarsi il meglio.Ma cambiare le proprie abitudini non è così immediato. Leggere il seguito

    Il 29 aprile 2015 da   Marta72
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Disavventure di una mamma distratta

    Fino a poco più di quattro anni fa, credo che nessuno mi abbia mai immaginato mamma: io, lo spirito libero per eccellenza, io zingara, io che era già tanto se... Leggere il seguito

    Il 28 aprile 2015 da   Daniela Gallucci
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Bella e faticosa Perugia///Journey in Umbria

    Un po' per affari (musicali) un po' perché ogni tanto fuggire dal quotidiano fa bene, la mattina dopo Pasquetta siamo partiti verso l'Umbria. Prima tappa... Leggere il seguito

    Il 23 aprile 2015 da   Madhouse
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Every Breath You Take.

    Every breath you take Every move you make Every bond you break Every step you take I'll be watching you Every single day Every word you say Every game you play... Leggere il seguito

    Il 17 aprile 2015 da   Mariellas
    DIARIO PERSONALE, TALENTI