Magazine Diario personale

Disavventure di una mamma distratta

Da Daniela Gallucci @malaikadany

Fino a poco più di quattro anni fa, credo che nessuno mi abbia mai immaginato mamma: io, lo spirito libero per eccellenza, io zingara, io che era già tanto se riuscivo a pensare a me stessa e che cambiavo idee come il vento .. (beh forse questo lo faccio ancora 😛 )

Beh, poi proprio a me succede di diventare mamma (la prima reazione al test di gravidanza positivo è stata.." Beh però in Australia ci vado lo stesso!!") e ora sono la orgogliossissima, felicissima, innamoratissima mamma di una splendida quattrenne tutto pepe.

D'altronde, tale figlia tale madre.

E se ci mettiamo che anche il padre di testa sulle spalle ne ha ben poca.. Allora immaginatevi voi cosa può venirne fuori.

Beh, comunque eccomi qui e nel bene o nel male, un po' qua e un po' la, sto tirando su la mia creaturina poliglotta e ribelle. Sì perché vai a spiegarle che si da retta ai genitori, che non si può avere tutto quello che si vuole e che a tutto c'è un limite quando sei tu la prima che di limiti non ne hai e che continui a desiderare di cambiare vita, viaggiare e comprare i mini pony.

Disavventure di una mamma distratta

Come ogni anno, con l'arrivo della bella stagione e del sole (che poi se fanno 8 gradi non importa) io la trascino fuori casa per tutta la giornata e ce ne andiamo a spasso nella nostra bici tra mercatini, giostre, parchi, playground spiaggia e negozi. Ah, che bello avere una figlia femmina e fare shopping insieme.

Al negozio di scarpe: Io: Emma, mamma vuole comprarsi un paio di scarpe comode da tennis, mi aiuti a cercarle? Entriamo in negozio e inizio a provarmi scarpe. Lei: Maaamy, queste scarpe sono meravigliose!!! Provale! guarda come sono tutte glitterate! Io: Ehm, Emma avevo detto comode, queste hanno un tacco 15 e lo sai che mamma non le porta così... Lei: Solo un pochino mamy fai subito te lo prometto Lei: Maaaamyy! guarda queste! (modello hawai, mille colori + brillantini) Io: no tesoro, mi serve qualcosa di leggermente più normale..tipo queste! (modello converse semplice) Lei: NO, quelle sono oRende. Proprio oRende. Ora provo anche io le scarpe, è una buona idea Sì?????? Io: -_- Ok..torno un'altra volta da sola magari.. E usciamo con il SUO paio di scarpe. Scenario due.

Giorni fa dopo la lezione di danza la porto in centro con me in una delle vie dello shopping più carina di Den Haag, la Prinsestraat (un giorno scriverò un post sulle vie dello shopping..) ed entriamo in un negozio visto qualche giorno prima, WWen, di moda e accessori molto colorati e particolari. Amore a prima vista.. Anche per lei

Lei: Maaamy! che cariiiino questo..mi piace un sacco!!! Io: si tesono ma non toccare ti prego rimetti a posto. Guardo i vestiti ok? Lei: Maamy!! Questo si è proprio carino, mi piace! Ora guardiamo per me Io: No tesoro non siamo venuti per te.. Devo cercare io qualcosa ok? Lei: Ma questa borsa è proprio bellissima! e guarda che cariiino, un portachiavi piccinino piccinino..

Esco dal negozio con l'ennesimo lucidalabbra (per lei) a forma di ananas e la promessa di ritornare, ma da sola.

Disavventure di una mamma distratta

Se siamo fuori state poi sicuri che quell'unica volta che dimentico di portare l'acqua e da mangiare lei avrà fame. Una fame divoratrice ed incontenibile, proprio che sta morendo di fame. E allora ti viene il panico, perché ti fa sentire proprio una pessima madre che non porta gli snack con se e presa dai sensi di colpa cerchi il primo posto dove comprare qualcosa da mangiare: non troppe schifezze, non piccante, non pesante perché su è quasi ora di cena, niente caramelle o cioccolata... E li no che c'è il coffee shop e non è il caso.. quello vende alcolici.. Ah ecco, un take away italiano che mi sembra abbia anche le focacce! E lasci 6 euro così, per una focaccia e una minuscola aranciata sanpellegrino.

Però poi mangiare con lei nei tavolini per strada, il suo sorriso e felicità ti ripagano di tutto.

Poi succedono i piccoli imprevisti. Come quando la metti nella bici e ti accorgi solo dopo che il seggiolino è bagnato e lei povera se ne va a scuola con il sedere zuppo, giustamente piagniucolante, o quando sei al parco e quelle bambine più grandi di lei le rubano il posto sull'altalena e tu, mamma ignorante che non parla l'olandese, rimproveri le ragazzine in inglese e queste ti guardano con la faccia da ebete e se ne fregano, perché tanto sono 3 e lei è una e alla fine la spunteranno loro.. E lei che ti guarda con quell'aria triste e smarrita perché sapeva che toccava a lei.. E se io ero su tutte le furie perché non sono riuscita a farmi valere, (e loro facevano finta di non parlare inglese) lei dal basso della sua saggezza mi dice: Mamy, non ti preoccupare, adesso quando torni da lavoro ci penso io a insegnarti l'olandese così la prossima volta gliene dici quattro ok?

Come se già non ne avessi abbastanza di sensi di colpa.

Disavventure di una mamma distratta

Poi succede che dopo un a lunga giornata, tornando a casa, perdi la sua borsetta. Che poi non sai se la tenevi tu o lei (e le ripeti comunque sempre che deve imparare ad essere responsabile per le sue cose) ma ti senti in colpa come se fossi una pessima mamma. Non può essere successo davvero, hai perso il controllo e non sai che fine ha fatto la sua borsa. Speri che sia rimasta al ristorante da Sebastiano, dove l'aveva usata l'ultima volta, ma non c'è lui non l'ha vista. Allora speri di non aver guardato bene a casa e la cerchi ovunque.. Ma niente.

E così, dopo la denuncia sul sito lost & found (seriamente, ma chi vuoi che porti una borsetta da bambini con un mini pony , occhiali da sole di plastica, colori e bambolina alla polizia?!?) ti accingi a fare quello che sotto sotto ritieni un po' ridicolo ma senti che è tuo dovere di mamma: lo posti su facebook.

Scrivi sulla bacheca dei gruppi expat, mamme, papà, amici, nonne, fratelli e sorelle e chi più ne ha più ne metta (a Den Haag) sperando che qualche Buon Samaritano abbia ritrovato la tua borsetta.

Ma in tutto questo, perché io sto con l'ansia e a LUI non gliene può fregar di meno??

Ok, questo era un post totalmente inutile lo so. Ma avevo bisogno di sfogarmi.. E almeno un paio di link interessanti ve li ho messi, così alla fine magari avrete guadagnato un suggerimento per una cena fuori o dove fare shopping a Den Haag 😉

Aggiornamento: la borsetta è stata ritrovata e i miei sensi di colpa diminuiti

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