Visto che per gli appassionati di “The Leftovers” l’attesa per la seconda stagione è ancora molto lunga, ecco un’intervista allo showrunner del controverso drama HBO, Damon Lindelof, tornato al lavoro con grandi progetti per il nuovo anno.
Lindelof lavorerà anche una volta a fianco dell’autore del libro, Tom Perrotta e dice che lo show manterrà quel “mistero ambiguo” anche al debutto della seconda stagione nel 2015. Se volete sapere quale personaggio farà una ricomparsa inaspettata, come la serie cambierà senza il romanzo e perché è improbabile che avremo delle risposte nelle prossime puntate, ecco a voi il Q&A.
TV Line | Quanto tempo trascorrerà tra la prima e la seconda stagione?
Un po’ di tempo naturalmente sarà trascorso. Ovunque da 5 secondo e 5 anni. Non credo ci muovere indietro nel tempo – lo abbiamo fatto in passato, ma non questa volta.
TV Line | Tutti i personaggi principali hanno concluso la prima stagione i luoghi interessanti e forse anche inaspettato. Ritorneranno tutti i membri del cast?
Ne stiamo ancora parlando. Lo spettacolo può muoversi in direzioni inaspettate e stiamo vegliano un certo numero di idee diverse. Ma sono assolutamente convinto che la saga di questa famiglia è un qualcosa a cui siamo molto interessati.
TV Line | Nell’incubo di Kevin, verso la fine della stagione, Patti dice che possiamo aspettarci dei “compagni di viaggio”. Possiamo quindi aspettarci più Ann Dowd in questo caso?
Cerchiamo di vedere lo spettacolo come scrittori, con i nostri fan a seguito. Vorrei vedere più di Ann Dowd, il suo personaggio ha avuto un tale impatto immenso nella prima stagione. Penso che abbia ancora qualcosa da dire. Quindi mi limiterò a lasciare le cose come stanno.
TV Line | Nella seconda stagione ci allontaneremo dal romanzo di Perrotta, giusto?
Abbiamo ancora Perrotta come nostra giuda. È molto impegnato attivamente nel processo creativo della serie, ma abbiamo purtroppo bruciato tutto il romanzo con la prima stagione, quindi, non resta altro da rubare.
TV Line | Com’è stato andare avanti con la storia senza il romanzo?
Abbiamo passato un paio di giorni a parlare della seconda stagione ed ovviamente molte idee erano in aria mentre lavoravamo alla prima stagione, ma non sapevamo se avremmo ottenuto o no il rinnovo o se qualcuno voleva vedere la seconda stagione. Quindi, al momento è molto divertente parlare del mondo in generale. La prima stagione si è concentrata molto su questo posto, ma l’idea dello show si presenta come un’idea più vasta. Anche se in ultima analisi si tratta di una storia incentrata sui personaggi, attualmente stiamo parlando di esplorare la premesse dello show quest’anno.
TV Line | Ha già detto che questo non è uno spettacolo sulle risposte. Questo resterà il caso anche nella seconda stagione?
È molto liberatorio al momento lavorare su uno spettacolo che premette zero risposte. The Leftovers – e, in definitiva è per questo che amo il libro di Tom così tanto – è il vivere in un mondo di ambiguo mistero dove viviamo anche noi. Non sappiamo cosa succede quando si muore. Alcune persone decidono: “questo è ciò che la mia vita dovrebbe essere, questo è ciò che accadrà quando morirò. Io credo in Dio oppure io non ci credo”. Ma nessuno lo sa con certezza. Questo spettacolo abbraccia in pieno tale idea. In Lost vi dovevamo delle risposte e potevate chiedercele di conseguenza. Ma per The Leftovers – non facciamo garanzie. Se siete in cerca di risposte, The Americans è uno spettacolo eccellente, vi consiglio di guardarlo.