“The Leftovers”: Damon Lindelof presenta il suo nuovo controverso show

Il capo di “Lost”, Damon Lindelof a proposito del suo nuovo progetto per HBO, “The Leftovers” ha fin da subito una particolarità da sottolineare: le risposte alla grande domanda non sono poi così importanti.

Basato sul romanzo best seller di Tom Perrotta, la storia ruota attorno a ciò che accade al 2 per cento della popolazione che sparisce senza alcuna spiegazione logica. Quindi, cosa può offrirci l’uomo dietro a una delle più grandi enigmatiche serie televisive con questa premessa?

“La risposta è abbastanza semplice: basta guardare lo show” dice lo stesso Lindelof durante i TCA winter press tour. “Speriamo, che il pubblico si preoccupi maggiormente di cosa accade a questi personaggi piuttosto che chiedersi cosa accade, dove tutti stiano andando e perché lo fanno”.

Sempre l’EP prosegue: “i personaggi non sono necessariamente alla ricerca di scoprire cosa è successo in partenza, ma piuttosto tentano di capire cosa fare nella loro vita”.

La prima stagione è composta da dieci episodi. “Ci interesse di più capire come il mondo è dopo tre anni che è successa una determinata cosa” aggiunge il produttore esecutivo Perrotta, sottolineando che la serie “si basa davvero molto sul libro e questa nuova cosa che stiamo realizzando”, come tale nel pilot vi saranno di personaggi non previsti nel materiale di partenza.

Parlando del romanzo, sia gli appassionati del libro che coloro che al contrario non lo hanno letto, potranno godersi lo spettacolo allo stesso modo, insistono i produttori. “Il presupposto è che nessuno deve sentirsi lasciato fuori, per questo abbiamo fatto noi uno sforzo per portare il pubblico dentro alla narrazione”. Non esistono chiaramente differenze tra il libro e la serie, lo “spettacolo deve stare in piedi e proseguire negli anni”.

Lindelof si lascia sfuggire una battuta: “The Leftovers risponderà a che cos’è la cupola nel secondo episodio”, in riferimento a “Under The Dome” di CBS.  [TV Line]