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The Living and the Dead

Creato il 15 marzo 2012 da Einzige

The Living and the DeadI.La caduta di casa Brocklebank
non importa avere un passato da aristocratici. né il vivere nelle duecentocinquanta stanze della Tottenham House, nel Wiltshire. come diceva l’antico adagio, la morte non guarda in tasca a nessuno. ed è così che assistiamo alla caduta nel baratro della malattia, e dell’orrore che ne consegue, dei tre componenti della famiglia: Donald, ex Lord, e capofamiglia, che cerca in tutti i modi di risolvere i debiti che opprimono la casata; sua moglie Nancy, costretta a letto da una malattia per curare la quale occorrono cure dispendiose che i nostri difficilmente potranno permettersi; e, infine, il figlio James, minorato mentale, un bimbo infilato nel corpo di un uomo, iper-dinamico e dipendente dagli psicofarmaci.
II.accelerazione-rumore-stasi
l’opera è una riproduzione fedelissima- almeno a livello sostanziale- del calvario della Malattia, dell’orrore della Follia. non c’è soluzione al dolore trasudato da ogni singolo fotogramma. l’isolamento sociale cui è costretto il figlio anormale, ancor più anormale perché isolato, è lo stadio ultimo di una paralisi morale che ha invaso il locus asper della famiglia: si è ridotti a un’insipida sopravvivenza, senza comunicazione, né emozione (positiva, almeno), dove bisogna aspettare l’entrata in scena di una madre devastata dalla malattia per vedere una pur minima ventata di gioia. sfiduciato e desideroso di guadagnarsi finalmente l’orgoglio del padre distante, James cercherà di fare l’uomo di casa, di assumersi responsabilità chiaramente oltre i limiti intelligibili dal suo disagio psichico: James intende il bene, ma anima il male- obnubilato dalle distorsioni della sua mente, senza più il controllo chimico degli psicofarmaci, senza siringhe a sedarlo, ma con mille emozioni contrastanti. e non ci sarà pace per nessuno.
The Living and the Dead
titolo originale: The Living and The Deadun film di Simon Rumley2006

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