C’è una questione ancora più preoccupante di quella femminile, più preoccupante perchè l’impressione è che i soggetti che vi sono coinvolti siano ancor meno consapevoli dell’esistenza del problema. Mi riferisco ovviamente alla cosiddetta questione maschile.
Fate un esperimento: pensate ai vostri amici, uomini e donne, alle persone che conoscete. Adesso pensate alle vostre amiche e conoscenti, quante di esse possono definirsi in un certo qual modo femministe? Quante donne conoscete che sono consapevoli delle dinamiche sociali a cui siamo costretti, dell’esistenza di ruoli di genere fissi ed incapaci di esprimere la diversità individuale, del fatto che il rosa per le femminuccie e il blu per i maschietti è solo un’odiosa imposizione culturale e non il riflesso delle diverse ed irriducibili nature maschile e femminile?
Se io penso alle donne che conosco, alle mie amiche o conoscenti, mi rendo conto che tutte bene o male, più o meno, a livelli diversi e in relazione ad ambiti diversi, sono consapevoli degli stereotipi femminili e della disparità fra i generi, anche se magari mai e poi mai ammetterebbero di essere femministe.
Bene, se penso ai conoscenti e agli amici uomini la percentuale si assottiglia così tanto che diventa indispensabile guardarla con la lente di ingrandimento. Sono pochissimi coloro i quali sono consapevoli degli stereotipi di genere e di quanto l’adesione a tali stereotipi possa rendere la loro vita limitata in ambito affettivo e relazionale.
Elisabeth Badinter nel suo libro XY, de l’identité masculine (1992) sostiene come sia molto più difficile crescere da uomo che da donna, una bambina ha sotto certi aspetti (almeno nella crescita) margini di libertà maggiori rispetto a quelli di un bimbo irrigimentato in forme di controllo e di coercizione che impediscono la piena espressione di certe emozioni o stati d’animo oppure che impediscono il dedicarsi a certe attività e a certi giochi.
Vi proponiamo questo video in cui Tony Porter, educatore, attivista, co-fondatore della associazione no-profit A Call to Men, associazione che si batte contro la violenza sulle donne da un’ottica “maschile” ovvero rivolgendosi a chi infligge la violenza e non a chi la subisce, parla degli stereotipi maschili.
Tony Porter: A call to men – 33 Translation(s) | dotSUB.