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The Mill and the Cross. Omaggio a Giuliano

Creato il 11 novembre 2012 da Candida
The Mill and the Cross. Omaggio a GiulianoIn questi giorni era a Roma il regista polacco Lech Majewski. Credo che fosse lì per presentare la versione blue-ray del suo film The Mill and the Cross, uscito nelle nostre sale a marzo con il titolo I colori della Passione. Ma perché cambiare i titoli, perché non Il Mulino e la Croce? C'è davvero bisogno di usare dei termini religiosi per attirare il pubblico cattolico con un improbabile quanto inopportuno richiamo a Mel Gibson? Il film è ispirato al quadro di Pieter Bruegel il Vecchio La salita al Calvario. Nel titolo originario c'è tutto il succo del film, i due poli del quadro e del film: la grande ruota della vita che macina secondo il (suo) Tempo la granulosa sostanza dei nostri destini e la ruota multiforme della morte che nel volo nero dei corvi sovrasta le minute nostre faccende umane. Quante ruote nel film! Soprattutto il mulino che si erge sullo sperone di una roccia cava custodendo i propri meccanismi rotanti nelle viscere profonde della terra. E' il gemello del mulino di Amleto della mitologia scandinava che macina i destini degli uomini in fondo al mare e crea la corrente, il gorgo che porta nel regno dei morti. Anche il mulino, come la Croce, è un albero, l'arbor mundi, il perno, l'asse terrestre, albero di vita e di morte.
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