Jerry Hazelnut è un ragazzino di 12 anni con tanta fantasia ed un sogno nel cassetto. Diventare un astronauta? Un pompiere? No, diventare un mago. Un sogno che potrebbe realizzarsi per davvero quando il giovanotto incontra il marche de Hoto, un coniglio ed intraprende con lui un viaggio fuori dal comune e dalla realtà nel magico mondo di Mousewood.
Un viaggio di vitale importanza perché servirà al ragazzo per apprendere la magia e (suo malgrado) salvare il mondo da una forza malefica che sta pian piano minacciando il nostro mondo ovviamente armato di tuba e bacchetta.
Questa in estrema sintesi la trama di The Night of the Rabbit, avventura grafica punta e clicca realizzata da Daedalic Entertainment per Pc Windows uscita a fine mese scorso che trovate su Steam e su altre piattaforme di distribuzione digitale. Ancora un’avventura, dunque, per la software house tedesca che ormai è diventata un punto di riferimento per questo genere tanto glorioso negli anni ’80 e ’90 dati gli ottimi lavori con la serie Deponia ma anche con The Dark Eye: A Chain of Satinav di cui abbiamo parlato in questa recensione.
Adesso spazio alle vicende di Jerry.
ATMOSFERA DA FIABA
Nato dalla mente di Matt Kemple, game designer emergente, The Nigtht of the Rabbit presenta un’ambientazione che sembra essere uscito da un libro per bambini che però riesce ad accattivarsi la simpatia degli adulti.
Una favola che riesce ad unire grandi e piccini. Jerry, il nostro protagonista, sta per tornare a scuola dopo le lunghe (mai lunghe a dire il vero) vacanze estive: mancano appena due giorni prima di dover ritornare alla routine di tutti i giorni. Ed ecco l’incontro con un uno strano coniglio. Anzi, un mago coniglio, vestito di tutto punto che risponde al nome di Marchese de Hoto che dà a Jerry quanto agognato: offrendogli di diventare un mago.
Solitamente è il mago che dal cilindro fa comparire un coniglio, questa volta è un coniglio mago a sorprenderci. E così, il tutto si sposta in un mondo fiabesco chiamato Mousewood, potremmo anche paragonarlo alla lontana con quello di Alice nel Paese delle Meraviglie (c’è sempre un coniglio in effetti, mai fidarsi di loro…) dove Jerry imparerà un trucco dopo l’altro ma scoprirà anche come affrontare e superare le proprie paure e che la magia può essere estremamente pericolosa e, sempre gradualmente, comprende il perché de Hote lo abbia scelto per il suo apprendistato. Sconfiggere il malefico mago Zaroff, autore dell’incantesimo che sta soggiogando sia Mousewood che il mondo reale.
Il piccoletto imparerà i segreti dei Treewalker, farà la conoscenza di tante creature strane e bizzarre che però fanno più che da contorno ad un quadro molto ben riuscito.
TECNICA SOPRAFFINA, CON LIEVI MANCANZE; PECCATO MANCHI (PER ORA) L’ITALIANO
Spostiamoci sul lato meramente tecnico del gioco. The Night of the Rabbit continua la tradizione di Deadealic Entertainment che, oltre ad essere diventato un punto di riferimento per chi voglia giocare un’avventura grafica di un certo livello, può definirsi una una garanzia.Il comparto grafico è davvero ben fatto con scenari veramente ben disegnati ed animati. Un comparto visivo ad effetto che aiuta ancor di più a calarsi nel mondo onirico di Mousewood rendendo bene l’idea “fiabesca” con tonalità di colori forti e disegni di ottimo livello artistico. Notevole anche la quantità di ambientazioni e la loro varietà. Il sonoro fa il resto con un doppiaggio convincente e tracce audio gradevoli. Il neo, però, c’è: problemi di frame rate nelle animazioni sparpagliati qui e li nel gioco. Un peccato perché senza questa mancanza (ogni tanto il calo di prestazione è evidente) si sarebbe potuto parlare di capolavoro assoluto. Diversamente parliamo di un ottimo gioco.
Il gameplay non offre sconvolgimenti al genere dei punta e clicca. Con le solite azioni da fare come osservare, usare, prendere, dare, parlare e così via. Dialoghi, anche piuttosto lunghi, si alternano ad esplorazione dell’ambiente e dell’ambientazione per trovare oggetti ed usarli nel modo giusto come ad esempio combinarli tra loro o a parti dello scenario per risolvere enigmi e portare avanti i compiti che servono.
Il tutto viene agevolato da un’interfaccia piuttosto funzionale accompagnata da un diario pieno di appunti che serviranno a tenere in ordine le cose da fare e già fatte. E’ un peccato, vista la presenza di belle conversazioni, la mancanza dei sottotitoli in italiano anche se a quanto pare, questi potrebbero arrivare in un futuro nemmeno troppo lontano.
Per quanto riguarda l’esperienza di gioco, possiamo affermare che l’avventura propone una struttura classica che i più esperti conoscono e che i neofiti impareranno ad apprezzare. Non ci sono passaggi particolarmente frustranti anche se comunque è richiesto un certo impegno riflessivo. Il gioco, inoltre, invoglia il giocatore ad andare avanti, grazie alla trama. Si parla di una decina di ore di gameplay, il ché basta per un’avventura punta e clicca.
CONCLUSIONI
Una sorpresa ed una conferma. La sorpresa sta nel vedere, nonostante i tempi in cui si preferisce la grafica iper-tecnologica, un gioco vecchio stile. La conferma sta nel fatto che Daedalic Entertainment ha centrato ancora una volta il suo obiettivo proponendo un prodotto validissimo.
The Night of the Rabbit presenta spunti interessanti grazie ad una trama da vivere, a personaggi ben fatti e caratterizzati e ad un comparto tecnico di indubbio livello (a tratti delizioso) pur con qualche imperfezione. Tra i suoi difetti potremmo dire che non inventa nulla di nuovo ma al giorno d’oggi non è facile ed in più c’è da segnalare la presenza di tanti (forse troppi) enigmi che spezzettano un po’ lo scivolare della trama. Niente paura: gli autori hanno inserito un sistema di aiuto (sotto forma di moneta) che permetterà di individuare i punti chiave vicini e si potrà, inoltre avere sempre una mano da de Hoto, il mentore del protagonista. Tecnicamente il titolo vale, eccome anche se non possiamo gridare al miracolo. Doppiaggio inglese di un certo livello ed azzeccato.
Consigliatissimo a chi ama le avventure grafiche punta e clicca vecchio stile, ma anche a chi vuole scoprire questo genere di giochi.
PREGI: Atmosfera fiabesca ben realizzata. Si lascia giocare. Grafica e sonoro di alto livello. Buona longevità.
DIFETTI: Manca l’italiano. Forse troppi enigmi. Ci sono piccole imperfezioni.
VOTO: 8,5/10.