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The Niro Live: Intensamente Acustico

Creato il 18 ottobre 2011 da Dietrolequinte @DlqMagazine

The Niro Live: Intensamente AcusticoThe Niro, nome d’arte di Davide Combusti (inizialmente pensato per il suo ex gruppo ma mantenuto quando è rimasto un solista), è un 33enne cantautore e polistrumentista romano che fin dagli esordi ha scelto di cantare in lingua inglese; questa fortunata scelta linguistica gli ha permesso di farsi conoscere fin da subito all’estero e gli ha fatto guadagnare il suo primo importante contratto discografico a livello internazionale. Con un EP (Extended Play, ovvero un singolo dalla durata estesa) e due album (il primo omonimo e il secondo intitolato Best Wishes) all’attivo, nell’attesa di iniziare le registrazioni del terzo, gira in concerto sia l’Italia che l’Europa che gli Stati Uniti, e si propone dal vivo sia con una band con la classica formazione chitarre/basso/tastiera/batteria sia in show acustici in cui allieta il pubblico completamente da solo accompagnandosi con un unico strumento: la sua fidata chitarra acustica. Nel corso del suo nuovo tour italiano è riuscito a ritagliarsi alcuni giorni per venire a Catania a incidere un disco facente parte di un progetto speciale (di cui vi parleremo a breve in un’intervista esclusiva realizzata con lo stesso artista), e a degna conclusione di una densa settimana catanese non poteva mancare un’esibizione dal vivo proprio nella città che lo ha già più volte ospitato e di cui lui stesso vorrebbe diventare cittadino adottivo. Ecco dunque che, bissando uno show del 28 Maggio dello scorso anno, la sera del 14 Ottobre lo ritroviamo sul palco della Lomax di Catania: lui, la sua chitarra, due potenti fari rossi sopra la testa, un caloroso uditorio di circa 150 persone e tanta pioggia fuori a fare da contorno e da sottofondo rumoroso. Davide The Niro mette subito a suo agio la platea, costituita principalmente da ragazzi ma anche da qualche over 40: da personaggio umile e simpatico qual è non si dà affatto delle arie e tratta i suoi ascoltatori come se fossero tutti suoi amici e spesso e volentieri si lascia andare alla battuta di spirito e ironizza più volte sul fatto che nonostante fuori piova a dirotto lui sia tutto sudato, facendosi persino prestare un fazzoletto da qualcuno del pubblico.

The Niro Live: Intensamente Acustico

E se suda c’è un motivo ben preciso (fari a parte): The Niro non si limita ad eseguire le sue canzoni ma le interpreta con mimica facciale e movimenti del corpo che aggiungono notevole intensità alla performance, le recita e le vive, forse più o meno inconsciamente raccogliendo il fardello del suo nome. Inoltre, il cantautore, nei momenti più emotivamente coinvolgenti dei suoi pezzi, si dondola, si dimena, culla la sua chitarra o a volte si accanisce con veemenza su di lei, scuote la testa rapidamente e sembra quasi pronunciare le parole con tutta la rabbia che ha in corpo, per poi tornare serafico appena il ritmo della canzone ridiventa lento. Molti dei suoi brani sono infatti caratterizzati da cambi di ritmo, a volte anche repentini, e un pezzo che inizia con un mood tranquillo e rilassato può all’improvviso diventare più veloce, potente o arrabbiato e, raggiunto così un climax, tornare poi al punto di partenza. Per questo motivo non è facile definire lo stile o il genere di tali canzoni, ma se proprio dobbiamo dare una definizione sintetica, a mio parere quella che rende meglio l’idea è “folk-rock eclettico”. Le doti esecutive sono ottime, in quanto The Niro è provvisto di una voce molto duttile che riesce a passare facilmente dai toni gravi a quelli acuti e al falsetto, e dall’angelico al feroce senza mai perdere di potenza (spesso viene paragonata a quella del compianto Jeff Buckley). Anche la tecnica chitarristica è eccellente: The Niro ha un solo strumento a disposizione e cerca di sfruttarlo al massimo per non far rimpiangere l’assenza del suo gruppo, riuscendoci benissimo in quanto il suono che riesce a creare è pieno e corposo, arricchito con assoli fingerpicking che non lasciano alcun dubbio sulla preparazione del giovane talento.

The Niro Live: Intensamente Acustico

Passando in rassegna i brani eseguiti, tutti rigorosamente in lingua inglese, e che a mio parere non hanno nulla da invidiare a quelli scritti dai più quotati songwriter internazionali, il concerto inizia con “The Ship”, inedito che farà appunto parte del disco catanese. Si passa quindi a due dei migliori pezzi di Best Wishes, “In My Memory” e “He’s A Prey”. Subito dopo invece si “torna indietro” nel tempo verso il primo omonimo lavoro con “About Love and Indifference”, brano del suo esordio discografico (in quanto costituisce anche l’apertura dell’EP di debutto) caratterizzato da un intermezzo di flamenco; l’energica e urlata “Liar”, uscita anche come singolo, e la delicata “Hollywood”, sempre per restare in tema cinematografico. Si prosegue con “Night Waltz”, un pezzo finora poco conosciuto in quanto disponibile solo come download bonus di Best Wishes, ma provvidenzialmente inserito nel progetto appena registrato a Catania. Poi, è la volta di “So Different” che viene dedicata al pubblico perché, secondo le parole di The Niro, «ognuno di noi è diverso… a meno che non ci siano gemelli fra il pubblico!», e di “Mistake”, canzone che sembra provenire da un’altra epoca. Dopo due brani nuovi, “Monologue” e un altro senza titolo, che potrebbero trovare spazio nel suo prossimo album di inediti, si ritorna al passato con “Just For A Bit”, si continua con “On Our Hill”, b-side dell’EP, e con l’epica e filmica “Post Atomic Dawn” e si conclude con “London Theatre”, singolo accompagnato da un videoclip che conferma le buone doti recitative di The Niro, alle prese con una rivisitazione de “Il fantasma dell’Opera”. A questo punto il cantautore ringrazia, saluta e va via, ma ovviamente tutto il pubblico ha apprezzato e chiede il bis, e lui è ben contento di concedercene addirittura due: “Circle” e “I Wonder”. E mentre fuori piove ancora a dirotto, per giustificare il secondo e ultimo bis trova spazio per un’ultima battuta: «Posso andare avanti? Tanto nessuno ha l’ombrello, vero?».

The Niro Live: Intensamente Acustico

I quattro scatti inseriti nell’articolo sono di Sebastiano Filosto (foto 2 e 3) e Andrea Grasso (foto 1 e 4).


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