Riesce a fare amicizia con un paio di studenti dell'ultimo anno, Patrick e sua sorella ( o sorellastra ) Sam. Grazie a loro, ma soprattutto grazie alla cannabis che gli viene somministrata a tradimento in un festino stupisce un po' tutti per la profondità delle sue osservazioni e si ritrova al centro di una cerchia di amici comunque tutti più grandi lui.
E si inerpica per un sentimento complicato riguardo Sam, suo sogno sentimentale impossibile eppure così a portata di mano .
Primo bacio, prime relazioni anche indesiderate,le spine di una normale vita da liceale : Charlie finalmente trova il modo di non essere più semplice tappezzeria.
E' finalmente cresciuto anche se talvolta rimanere nell'ombra ha i suoi pregi.
The perks of being a wallflower( vale a dire i pregi di essere tappezzeria, titolo bellissimo che qui da noi sarà tradotto con il molto meno calzante Noi siamo infinito) diretto dal quasi esordiente Stephen Chbosky è tratto da un suo romanzo epistolare omonimo in italiano tradotto col titolo di Ragazzo da parete ( insomma le solite poche idee ma ben confuse) e pubblicato negli USA nel 1999, in Italia nel 2006.
Il libro è composto dalle lettere che un adolescente detto Charlie scrive a una persona anonima e a lui sconosciuta aprendo il suo animo e descrivendo le sottigliezze della sua quotidianità.
Come il libro, il film conserva una struttura quasi episodica in cui con rapide pennellate viene descritto l'ambiente attorno al protagonista e viene dato soprattutto spazio al suo processo di crescita interiore che passa, come di consueto per i film incentrati sul coming of age, per il primo bacio e per la prima esperienza sessuale.
Accanto a queste tematiche abbastanza scontate però il film di Chbosky esplora anche territori più scivolosi come l'omosessualità repressa in un ambiente come quello scolastico che di fatto è omofobo, oppure il bullismo che sfocia in violenza odiosa o anche la diffusione delle droghe leggere tra i teen agers , per non parlare del suicidio che è uno dei pensieri che passa per la testa di Charlie a causa di un pregresso trauma psicologico infantile.
E' difficile, pressochè impossibile, dire qualcosa di nuovo sul mondo dei liceali eppure questo film sembra davvero una boccata d'aria fresca, ci fa vedere dei ragazzi assolutamente normali alle prese con il periodo più importante della loro vita, quello che li traghetterà nel mondo degli adulti.
Chbosky conosce a menadito le sue creature( per forza le ha scritte lui!) e le guida con mano sicura grazie a un cast azzeccatissimo che fa dimenticare qualche peccato di gioventù in una regia piuttosto acerba.
Logan Lerman,visto e già dimenticato come Percy Jackson, è bravissimo , ha l'aria di chi vive costantemente su una nuvoletta che non ha contatti col suolo, Emma Watson finalmente è cresciuta dai tempi della piccola Hermione di harrypotteriana memoria ,quindi balla, bacia e va all'università ed è fantastica la prova di Ezra Miller , nella parte di Patrick, che sembra avere l'argento vivo addosso e una contagiosa voglia di vivere orgogliosamente la sua diversità.
Una piccola curiosità : Lerman ha circa un anno più di Miller eppure il primo ha la parte della matricola, il secondo quella del senior, cioè di chi è l'ultimo anno di liceo.
Due sequenze supercult: la prima uscita dei tre sul pick up di Patrick con Sam che sul cassone si alza in piedi sotto alla galleria sulle note di una canzone che è sconosciuta a tutti e tre ma bellissima ( è Heroes di David Bowie) e una scatenata scena di ballo sulle note di Come on Eileen dei Dexy's midnight runners, un classico evergreen.
( VOTO : 7,5 / 10 )