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The Red Squirrel

Creato il 22 agosto 2011 da Eraserhead
The Red SquirrelCome un angelo una ragazza precipita con la moto sulla spiaggia. Sotto il chiaro di luna Jota si precipita a soccorrerla, e assodata l’amnesia di lei, decide di chiamarla Lisa e di farne la sua fidanzata.

Scrivere sul cinema di Julio Medem comporta il rischio pressoché ineludibile della ripetizione, questo perché tutti i suoi film sono, appunto, caratterizzati da un continuo ri-percorrimento che in linea di massima si assomiglia concretamente di opera in opera.
Per La ardilla roja (1993), secondo lungometraggio della carriera, il regista spagnolo recluta nuovamente i due attori di Vacas (1992) e un altro che reciterà successivamente in Tierra (1996). La presenza di questi 3 personaggi ha già di per sé una forte carica epifanica perché le loro i(n)terazioni, i loro appellativi e le situazioni in cui sono coinvolti, ricordano prepotentemente i film sopraccitati. E unita a questa considerazione interfilmica che avvalora lo stile medemiano, all’interno della pellicola stessa si può facilmente rintracciare l’ossessione principe dell’autore, ossia la doppia personalità.
Pur riducendo molto l’atmosfera irr/surreale, per l’ennesima volta dobbiamo fare i conti con la duplice presenza all’interno di una singola persona: Lisa che allo stesso tempo è Sofia e che contemporaneamente è l’ex fidanzata di Jota, il quale a sua volta è il dirimpettaio di Felix. A questo “gioco delle coppie” se ne aggiungono altre collaterali: il benzinaio e il dottore, le due cameriere lesbiche, il tedesco e la spagnola, il tassista e la casalinga, i fratellini che giocano a fare i genitori.
In sostanza tutto è rivolto alla figura numerica del 2, ogni cosa è raddoppiata poiché come sottolineato da Felix, da solo senza Sofia è come se non esistesse, è come se non avesse sangue nelle vene.

Purtroppo è opinione abbastanza convinta di chi scrive che Medem a lungo andare sia un regista stancante. Le idee sono sempre molteplici, ma, è il caso di dirlo, sono anche sempre le stesse.
Esagerata la media di 7.4 su IMDb, evidentemente i votanti non hanno visto i lavori successivi.

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