The Return of The Rat è il terzo e ultimo capitolo della saga interpretata da Ivor Novello e diretta da Graham Cutts. Forte del successo della serie, infatti, la Gainsborough Pictures decise di sfidare l’arrivo del sonoro con un’ultima grande avventura muta dell’Apache parigino The Rat. Ancora una volta accanto a Novello ritroviamo Isabel Jeans e Marie Ault (icona del White Coffin Club). La trama non sembra particolarmente legata al precedente The Triumph of The Rat.
Pierre Boucheron alias The Rat (Ivor Novello), ha finalmente sposato Zélie de Chaumet (Isabel Jeans). Questa però, inguaribile conquistatrice, lo tradisce con Henri de Verrat (Bernard Nedell), con il quale ha contratto un debito di gioco. Pierre, ignaro del tradimento, riprende a frequentare il suo amato White Coffin Club gestito dalla solita Mère Colline (Marie Ault) aiutata dalla giovane Lisette (Mabel Poulton). Durante la sua assenza il perfido Morell (Gordon Harker) ha iniziato a spadroneggiare nel locale, sfruttando il timore che riesce a incutere per farsi servire e riverire. Questo atteggiamento scatena la pronta reazione di Pierre, sul quale però pendono per altri problemi. Quando, infatti, il nostro The Rat scopre che la sua amata Zélie lo tradisce, decide di sfidare a duello de Verrat, mettendo a rischio la sua stessa vita in un combattimento all’ultimo sangue…
Questo terzo capitolo non aggiunge niente di nuovo alla due precedenti trasposizioni dell’apache parigino, ma fornisce un finale definitivo alla saga dopo quello sorprendente di The Triumph of The Rat. Ancora una volta la pellicola ripropone tutti i cliché riguardanti la borghesia (parigina in particolare) e così ritroviamo i balli in maschera, le gare di cavalli e i duelli d’onore. Il personaggio interpretato da Novello chiude idealmente un cerchio che lo riporta alle sue origini e al ruolo per cui è diventato celebre. Ancora una volta, del resto, l’attore dimostra di trovarsi a suo agio nei panni del giovane criminale dal cuore d’oro. Bella anche la prova di Isabel Jeans che riesce a non rendere il suo personaggio indigesto nonostante questi resti sostanzialmente identico nel corso dei tre capitoli della saga. Ottima la scelta di scritturare Mabel Poulton, la quale, sempre per chiudere il cerchio aperto con il primo capitolo, riporta alla mente Odile interpretata da Mae Marsh nel primo The Rat. Pur non essendo molto originale, questo terzo episodio non manca di colpi di scena e di scene adrenaliniche ben riuscite.
Dopo aver visto tutti gli episodi della serie posso dire di aver preferito The Return of The Rat a “The Triumph”, anche se il primo resta sicuramente più riuscito.
The Return of The Rat è l’unico film della trilogia ad essere stato rilasciato in DVD, in questo caso dalla Grapevine. La qualità è leggermente migliore agli altri due capitoli, ma non aspettatevi niente di eclatante. Film consigliato solo a chi ha amato il primo The Rat.