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The rover

Creato il 15 febbraio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

the-rover-posterIl deserto australiano ispira

Opera seconda di David Michod e presentata a Cannes 67, The Rover si sviluppa su due binari (quello psicologico e quello ambientale) che intrecciandosi e sommandosi fanno comprendere la cifra stilistica del regista e il suo intento: raccontare due solitudini in un contesto spietato e umanamente arido.

Eric è alla guida del suo fuoristrada nel deserto australiano. E quando la sua auto gli viene rubata da un gruppo di ladruncoli, Eric cerca di raggiungerli per recuperarla ed eliminare fisicamente i tre delinquenti.

The Rover sicuramente non è un prodotto invitante. Difatti sfrutta l’ambiente che lo circonda e vuole farsi portatore di un messaggio socialmente autoreferenziale, senza preoccuparsi di spiegare nulla. Questo forse è l’errore più grande di Michod, che nonostante metta in scena un film di sicuro impatto, si arena su una rappresentazione priva di interesse per lo spettatore. Tutto è appoggiato sulle larghe spalle di due attori (Guy Pearce e Robert Pattinson, quest’ultimo che dimostra di essere anche un attore in grado di sostenere prove recitative complesse), che impersonano due solitudini, abbandonati a se stessi dal mondo circostante.

Arido umanamente, The Rover prosegue per la sua strada, narra (avvolto da un silenzio assordante e da una sceneggiatura ridotta all’osso) una vicenda di vendetta, ma fatica a farsi comprendere fino in fondo. Probabilmente perché in questo film non c’è molto da capire o comunque poco da trasmettere, come se Michod abbia esclusivamente l’interesse di realizzare un’opera stilisticamente cruda, per alcuni versi surreale, e tecnicamente impeccabile. Perché è lo stile del regista a farla da padrone, con quel ritmo sgraziato e mai realmente cadenzato, una fotografia che predilige i toni del color sabbia e una macchina da presa che scruta l’orizzonte e i volti segnati dalla fatica e dalla brutalità del mondo.

The Rover divide e viene facilmente definito come un road movie dominato dall’anarchia. Un film che strizza l’occhio al Far West e a quel contesto post-apocalittico tanto aderente a Mad Max. Un prodotto che pare vuoto tematicamente e che si fa veicolo di disastrata desolazione.

Uscita al cinema: 4 dicembre 2014

Voto: **1/2


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