Magazine Cinema
Regia: Ti WestInterpreti: Amy Seimetz, Joe Swanberg, Kate Lyn Sheil, AJ Bowen, Kentucker Audley, Gene Jones
Trama: Un giornalista ed un operatore di Vice Media decidono di seguire un collega fotografo alla ricerca della sorella, ex tossicodipendente, ritiratasi in una comunità rurale, Eden Parish, fuori dagli Stati Uniti.Ad Eden Parish vivono circa 200 persone sotto il comando di un capo carismatico chiamato "Padre".Quella che a prima vista appare come la realizzazione di un 'utopia non violenta, rivelerà però presto ai tre la sua vera natura.
A me Ti West, almeno per quello che ho visto, piace.Prima o poi recupererò "The house of devil", ma ho adorato "The Innkeepers".
Ammetto di non essere arrivata nemmeno all'episodio da lui diretto di "VHS" semplicemente perchè io, "VHS" l'ho spento dopo mezz'oretta in preda a tremendi attacchi di nausea. Però sono tra quelli a cui "You're next" ha divertito parecchio nel suo complesso, ed ha trovato la partecipazione del buon Ti, nei panni del regista "indie-radical-chic"accoppato ovviamente per primo dai killer, segnale di grande senso dell'umorismo, cosa volete mi diverto con poco...
Comunque sia, io ero tra quelli che attendevano "The Sacrament", con trepidazione...West nuovo genio dell'horror o cineasta sostanzialmente medio e decisamente sopravvalutato?Scartando l'aspetto strettamente tecnico, come ho già detto mille volte i miei sono puri giudizi da appassionata, dopo aver visto "The Sacrament" direi che il giudizio, ahimè, propende più dall'altra parte.
Fino alla visione del film non sapevo praticamente nulla se non qualche accenno di trama.
Il fatto che si trattasse di un mockumentary (ebbasta...) e soprattutto che dietro tutta l'operazione ci fosse quel gran cialtrone di Eli Roth mi preoccupava parecchio, ma ho voluto dare fiducia a Ti.
Rispetto a tanti altri prodotti di un genere che francamente ha già rotto, ma risparmio il solito pippone su quanto mi infastidisca il fatto che interi film si basino su deficienti che non mollano la telecamera nemmeno quando finiscono in bocca ad un mostro, "The Sacrament" è girato meglio, questo senza dubbio; per lo meno ci vengono risparmiati il mal di testa e le nausee.
Dove pecca davvero "The Sacrament" è in quella cosuccia chiamata sceneggiatura. I fatti raccontati sono ispirati a quanto accaduto il 18 novembre 1978 in Guyana nella comunità religiosa del reverendo Jim Jones che indusse 911 membri della sua congregazione al suicidio (per chi vuole saperne di più può trovare un ottimo documentario qui)
Orrori della mente e dell'anima, che, spesso sono più disturbanti di quelli del corpo.
C'era materiale a bizzeffe per costruire un film complesso e sfaccettato, per provare a capire cosa spinge tante persone a sacrificarsi in nome di un'idea, di un'utopia dettata da un pazzoide visionario, per cercare di dare uno sguardo un pò inusuale sul mondo delle comunità "pseudo religiose" così diffuso in America.
Ed invece niente, West, anche sceneggiatore, confeziona un film incredibilmente, inesorabilmente ed implacabilmente piatto.
La prima parte è noiosissima mentre la seconda è troppo frettolosa e senza un minimo di approfondimento.
Insomma, lo so che i cosiddetti "spiegoni" non piacciono a nessuno, ma West un pochettino di sforzo in più per dare un minimo di spessore all'intera storia ed a personaggi tratteggiati malissimo ed in modo superficiale poteva pure farlo. Nemmeno gli attori, parecchi provenienti dal cast di "You're next" sprizzano poi carisma da tutti i pori.
"The Sacrament" quindi, per quanto mi riguarda, è un film fondamentalmente inutile. Certo, fa meno schifo di tanti prodotti sul genere, ma nel complesso non disturba nè spaventa, anzi, lascia totalmente indifferenti.
Ed io da uno come West mi aspettavo decisamente di più.
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