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The Shard

Creato il 28 novembre 2012 da Ela & Fabio V. @parisienneroma

The Shard

Si chiama The Shard - La scheggia, e non è il titolo di un film, bensì il nome di un edificio. Non esattamente un edificio qualunque, visto che si tratta di un grattacielo di oltre 300 metri di altezza –  una scheggia di vetro e cemento armato conficcata nel cuore pulsante di Londra, con vista sulla Tower Bridge. Per questo viene normalmente indicato anche come  Shard London Bridge o  London Bridge Tower. Sorto sopra le vestigia del Southwork Towers – modesto grattacielo di soli 100 metri famoso per essere dotato di ascensori di estenuante lentezza che facevano a pugni con la frenetica attività della City – The Shard è stato inaugurato lo scorso 5 luglio e, recitano le ultime previsioni, verrà definitivamente aperto al pubblico nel corso del 2013.

L’edificio è stato progettato dall’architetto italiano di fama internazionale Renzo Piano e, con i suoi 309,6 metri di altezza – vale a dire 1016 piedi secondo il sistema di misurazione  anglosassone – è  l’edificio più alto della Gran Bretagna, il secondo in Europa dopo il non ancora ultimato Mercury City Tower di Mosca. Dall’esterno, il grattacielo si configura come una piramide a base irregolare interamente ricoperta di vetro – un concept per il quale Piano dice di essersi ispirato alle linee ferroviarie adiacenti l’area di costruzione, alla Londra ispida di campanili raffigurata dal grande paesaggista veneziano Canaletto e agli alberi delle barche a vela da competizione. Poco importa che la spirituale aspirazione dell’uomo a ridurre il più possibile la distanza fra cielo e terra, qui sembri mirare notevolmente più in basso – e cioè soprattutto a sancire una distinzione tangibile nei confronti di coloro che sono costretti a muoversi e a interagire al livello della superficie stradale. L’idea era quella di conferire una aggiunta positiva alla skyline di Londra, che richiamasse l’effetto frastagliato delle guglie delle più antiche chiese londinesi. Dopo essere stato a lungo in fase di stallo, nel gennaio 2008 il progetto ha tratto nuova linfa monetaria e propulsione realizzativa dai soldi provenienti dal Qatar, a nome di un consorzio che ha assunto su di sé l’onere e l’onore di portarne a termine la realizzazione. Evidentemente, dopo il colosso di Harrods transitato dalle mani di Al-Fayed proprio ad una holding qataregna, l’Emirates Stadium della squadra di calcio dell’Arsenal, Londra aveva bisogno di un ulteriore monumento alla magnificenza araba.

The Shard

Ad oggi il costo di The Shard e dell’area circostante si aggira attorno al bilione e mezzo di sterline. Mentre una famiglia media, composta da quattro persone potrà salire gli 87 piani dell’edificio (di cui 72 abitabili) e godere di una rilassante vista sul Tamigi e sulla città per la rispettabile cifra di 90 sterline.


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