Avevamo Nokia e Vodafone. Binomio invincibile. Scrivevamo msg snz vcl.
Pensavo che in realtà il film fosse una stronzata, in verità non lo è. La storia si basa sul libro di Ben Mezrich Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento ed è questa: Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ruba l’idea ma migliorandola, al gruppo universitario di canottieri di Harvard che sentono la necessità di creare un social network per cuccare di più. Lui pensa: estendiamola. E lo fa, fondando una società con l’amico socio finanziatore che ha il 30%, Eduardo Saverin. The face book parte da Harvard e poi si diffonde a macchia d’olio negli altri campus d’America, finché a un certo punto non salta all’occhio di Sean Parker, paranoico fondatore di Napster, il quale convince Mark Zuckerberg a trasferirsi in California e,questi, servendosi dei suoi contatti, riesce a ottenere un ingente finanziamento per diffondere il network.
Attraverso una mossa poco pulita, Zukerberg si libera del cofondatore, nonché amico, un po’ guidato da Parker, un po’ dagli investitori.
Che cos’è il motore del mondo
Zuckerberg è uno sfigato. Uno di quei geni cattivi che non ti passa il compito perché tu ti sei divertito mentre io studiavo.
Quel che muove il mondo, così come traspare dal film, non è la voglia di fare soldi, ma l’affermazione sociale. L’affermazione sociale, al college, è avere una bella ragazza. Col tempo poi ci si afferma anche in altri modi, tra cui, inventando Facebook . Il film si svolge intorno a un nucleo sentimentale: la verità è che Zuckerberg è innamorato della ragazza che l’ha lasciato e tutto quello che fa lo fa perché desidera dimostrare alla ragazza quanto lui valga. Il film si chiude con lui che le chiede l’amicizia, e aggiorna, ogni pochi secondi, con F5, per vedere se questa ha accettato.
Immagino che la visione della cosa sia stata certamente romanzata. Ma le migliori motivazioni, e questo è vero, sono le vendette, le rivalse: vuoi amorose, vuoi scolastiche. Cosa saremmo se non volessimo dimostrarlo al mondo?
Che cosa eravamo prima di Facebook
E così, diciamo, che sia giusto o sbagliato, su questo si fonda FB: sul far sapere agli altri chi siamo ora. Se veramente vogliamo mostrare a qualcuno che siamo fighi, possiamo farlo. Se il fidanzato ci ha lasciato e vogliamo far vedere che sì, beh, noi siamo in superforma, mettiamo una foto di una serata spericolata. Facebook ci ha rivoluzionato la vita. Il marketing non può non guardare a Fb. Le campagne elettorali non possono non tenere conto di questo potente strumento, se non vogliono risultare fallimentari. I nostri modi di cuccare ora si basano su FB. Non si chiede più il numero di telefono, ma il nome e il cognome. Con gli amici possiamo condividere news, eventi, vita sociale. Chi sei, cosa fai, quanto conti: lo decide Facebook. Il numero di amici è indice di quanto ci stiamo dentro.
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Non so cosa facevamo prima di Fb, ma so che quel che facciamo adesso, con Fb, è bellissimo: conosciamo gente, condividiamo viaggi, ci passiamo foto. Diffondiamo i nostri blog, le notizie, begli articoli, bei video, i nostri pensieri. Viviamo sul web?
Questo dicono di noi i vecchi. Ma non è così. Personalmente, ho convertito il tempo passato a guardare la tv in tempo FB. Se dovessi scegliere: meglio Non è la rai o meglio Fb? Meglio Amici o meglio FB? Meglio il tg o meglio Fb?
E poi, continuiamo a innamorarci di persone fisiche, andare nei ristoranti e alle serate. La differenza, adesso, è che tutto quello che facciamo, possiamo dirlo.