Raramente mi piego a termini forti o sproloqui di sfogo senza freno. Per questo film non riesco però a trattenermi. Il buon ragionier Ugo Fantozzi osò definire La Corazzata Potemkin “una cagata pazzesca”. La stessa espressione calza a pennello per la pellicola di Ching Siu-tung, The Sorcerer and the White Snake, venduta come un buon “cappa e spada” e dimostratasi invece un inguardabile fantasy. Mi sfugge cosa abbia spinto Jet Li a recitarvi. Una storia banale con donne serpente e demoni pipistrello, distese di ghiaccio e templi che si squarciano. Il tutto presentatoci con un digitale volutamente di superficie, quasi abbozzato, da favoletta sognata, inaffrontabile. Lo stacco rispetto al “piano” sul quale agiscono gli attori è troppo evidente. Forse il film più brutto che abbia mai visto, se poi a questo si aggiunge che è stato proiettato a mezzanotte, capite il fastidio di aver perso inutilmente 2 preziose ore di sonno. Mai più, vi prego, mai più!
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