Condividi The Starving Games
(USA 2013)
Regia: Jason Friedberg, Aaron Seltzer
Sceneggiatura: Jason Friedberg, Aaron Seltzer
Cast: Maiara Walsh, Brant Daugherty, Cody Christian, Diedrich Bader, Lauren Bowles, Alexandria Deberry, Theodus Crane
Genere: parodistico
Se ti piace guarda anche: Mordimi, Succhiami, Ghost Movie, Epic Movie
Uscita italiana prevista: 16 gennaio 2014
Film parodia. È da un sacco di tempo che non ne vedo uno decente, ma allo stesso tempo non riesco a tenermene alla larga. Adoro le parodie, le prese in giro, gli sberleffi. Se prendono di mira me stesso in prima persona magari non sono proprio il massimo, però quando l’obiettivo sono gli altri il divertimento è assicurato. O quasi. Come detto, negli ultimi tempi non è che siano uscite tutte queste parodie esilaranti, in televisione, in rete così come anche e soprattutto al cinema. La sag(r)a di Scary Movie ormai ha frantumato gli zebedei e i vari Epic Movie, Disaster Movie, Ghost Movie e Sticazzi Movie sono ancora peggio. Eppure, anche se so già che faranno schifo, devo comunque guardarli. Tanto più questo The Starving Games che si prende gioco di Hunger Games, saga teen-fantasy di cui avevo apprezzato il primo capitolo e ancor di più la protagonista Jennifer Lawrence, e appena approdata nelle sale italiane con il secondo capitolo Hunger Games – La ragazza di fuoco, già mega successo negli USA e in tutto il mondo.
Le premesse di The Starving Games non sono delle migliori perché alla regia e sceneggiatura troviamo la sciagurata accoppiata formata da Jason Friedberg e Aaron Seltzer, già autori di cose abominevoli come i sopra citati Epic Movie e Disaster Movie, oltre a 3ciento – Chi l’ha duro… la vince! e Mordimi, recente poco divertente parodia della saga di Twilight, che finiva per risultare parecchio meno comica della serie di pellicole che voleva deridere.
Con questo nuovo The Starving Games le cose vanno un pochino meglio. Sempre di porcatona si tratta, ma almeno qualche risata in più questa volta i due terribili registi/sceneggiatori la regalano. La trama segue in maniera fedele il primo capitolo di Hunger Games, a parte la clamorosa esclusione del personaggio di Woody Harrelson che pure si sarebbe prestato bene alla parodia, quindi per apprezzare (mi rendo conto che il termine apprezzare suona un po’ esagerato) al meglio questo The Starving Games è necessario aver visto l’originale. Non dico aver letto il romanzo da cui è tratto come ho fatto io (il secondo invece colpevolmente non l’ho ancora recuperato), però almeno averlo visto. In questo modo alcune trovate risultano inevitabilmente divertenti, su tutte la mamma catatonica di Katniss Everdeen (qui ribattezzata Kantmiss Evershot), l’idea più spassosa dell’intera pellicola. Attenzione però anche alle parodie di Avengers ed Expendables.
"Pigliare per il culo gli Expendables?
Più facile che sparare sulla Croce Rossa."
Altrove, e non poteva essere altrimenti, la parodia sfocia invece nell’assurdo o semplicemente nell’idiota totale, come la lunga scena dedicata ad Avatar che a quanto pare è un film di merda persino se si prova a prenderlo per i fondelli.
"Jennifer Lawrence mi può baciare le chiappe!
Dico sul serio... penso sarebbe una cosa piacevole."
A livello recitativo poi i livelli non sono proprio da Oscar. Ma va?
La protagonista Maiala Maiara Walsh, vista in Desperate Housewives, non assomiglia granché – diciamo anche per niente – a Jennifer Lawrence, ma per una robetta di filmetto del generetto se la cavetta ancoretta. Di stampo molto televisivo pure il resto del cast, con i nuovi Gale e Peeta che arrivano entrambi da Pretty Little Liars, non proprio una garanzia di grande recitazione: il novello Liam Hemsworth è Brant Daugherty, noto (si fa per dire) per la parte dell’ambiguo Noel Kahn nelle PLL, mentre a sbeffeggiare Josh Hutcherson con una versione parecchio fifona ed effeminata del suo personaggio troviamo Cody Christian, che in Pretty Little Liars è l’insopportabile fratello bimbominkia di Aria. Al posto di Elizabeth Banks (ma non era Lady Gaga?) c’è invece Lauren Bowles, la Holly di True Blood, altra serie che non è certo sinonimo di recitazione di serie A.
Ma quindi questo The Starvest Games una visione la merita, sì o no?
No. Però se siete fans della saga di Hunger Games potreste anche dargli una possibilità, tanto la durata è per fortuna molto bassa (appena 1h e 10min, prima delle immancabili, inutili e per niente comiche scene degli errori sul set). Quattro risate ve le farà fare. Non di più, ma d’altronde era difficile pretendere di più dagli autori di Mordimi.
Certo che i bei tempi de L’aereo più pazzo del mondo, di Hot Shots!, de La pallottola spuntata o dei primi due esilaranti episodi di Scary Movie sono proprio lontani. Ah, in che triste mondo viviamo oggi, non ci sono più manco i cari vecchi film parodia trash de ‘na vorta.
(voto 4+/10)
"4+??? Ma questo è il voto più alto che ci hanno mai dato!"
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