Magazine Cinema
1926, Frank Capra.
Un soldato che torna dalla prima grande guerra, cerca la donna amata, la troverà cieca ma non per questo il suo amore diminuirà. Affronterà situazioni bizzarre, si troverà coinvolto in un malaffare, diventerà aiutante di un uomo-cannone che al momento di uno spettacolo importante sarà ubriaco e lascerà al mingherlino ex-soldato il compito di fare uno spettacolo per forzuti, in una cittadina (la stessa dove ritroverà l'amata) dedita alla vita sregolata e dove si fanno beffe del proibizionismo, con grandi rimostranze guidate dal pastore della comunità. Finale caotico e pirotecnico.
Un film divertentissimo, un grande classico del muto, pieno di gag che hanno fatto scuola. Harry Langdon è semplicemente strepitoso, dolcissimo ed espressivo come il migliore dei mimi. Per fisionomia ed espressività mi ha ricordato il miglior Macario, uno dei grandi caratteristi italiani, ed è un complimento che faccio ad entrambi.
Un modo piacevole e di gran godimento per un tuffo nel passato del Cinema, che ogni tanto sento il bisogno di fare. Anche nel moderno non bisognerebbe mai dimenticare l'importanza della recitazione che deve comunicare più delle parole ed il Cinema muto, che non aveva alternative, rimane un riferimento. Bellissimo poi vedere le ambientazioni di quell'epoca, a me almeno piace molto.
Decisamente da mettere in carnet.
Potrebbero interessarti anche :