The Suffering of the Phoenix - Capitolo 6
Da Taibaibai
Sun Jian sedeva sulla sedia, le mani immerse nei corti capelli argento, mentre la tigre aveva iniziato a girare intorno a Sun Quan, che aveva dipinto sul volto una smorfia di dolore.“La prego, padre, io l’amo” ripetè con voce flebile.Jian gli lanciò un’occhiataccia. “Non è un buon motivo per sposarla”.“Ma sarà una delle mie tante concubine”.Il padre si alzò dalla sedia e iniziò a camminare avanti e indietro. “Credi che sia così? Se hai completamente perso la testa per quella puttana, beh, non farai altro che pensare a lei, dimenticandoti di adempiere al tuo dovere con le altre. Suvvia Sun Quan, anche se dice di essere una principessa, quale sarà la verità? Possiamo fidarci delle sue parole?”. Si voltò verso il figlio. “Sai benissimo della pena che subisce una concubina se tiene tutto per se un uomo del tuo rango”.“Le tagliano gamba e braccia e la infilano in un’otre dove passerà il resto della sua vita se sopravvive”.“Vuoi dare un futuro del genere alla tua donna?”.Sun Quan scosse la testa frustrato. “Padre ma lei non comprende. Io sono follemente innamorato di lei, voglio sposarla, voglio renderla mia”.“Giammai!” tuonò Jian. “Non voglio che la vergogna scenda sulla nostra famiglia”.Quan battè un pugno su un tavolino lì accanto. “La verità è che non ti è mai piaicuta quella ragazza dappincipio. Non ti fidi mai di lei, pensi sempre che possa tradirci da un momento all’altro”. Prese una pausa, mentre osservava il volto attonito del padre. “E’ da un anno che mostra la sua piena fiducia…E’ un guerriero leale, ma tu ti ostini a trattarla male. Forse se tradirà sarà proprio per i modi con cui la tratti”.Il genitore calò il volto, sfuggendo agli occhi fiammeggianti del figlio, che ardevano di rancore ma anche di speranza. Il giovane rampollo avrebbe tanto desiderato che il padre comprendesse il suo amore per Fran Shin, oltre a quello per Lian Shi, un’altra donna che sapeva madarlo in visibilio.“Vai via di qui, Quan”.“Padre, la prego, mi ascolti…”. Non riuscì a terminare la frase, Jian aveva alzato una mano e lui si era zittito.“Ho altri pensieri per la testa, non posso perdermi dietro gli inutili desideri di un bambino viziato. Sparisci!”.Sun Quan abbassò il capo rassegnato e con espressione triste uscì dalla camera del genitore. Fran Shin vedendolo gli venne incontro abbracciandolo. Sun Quan la strinse a sé e le lisciò i lunghi capelli neri.La ragazza osservandolo capì che il suo incontro col padre non era andato del tutto bene. “Cosa è successo, mio signore? La vedo così triste e mi fa preoccupare”.Sun Quan non la rispose ma si limitò a baciarla, intrufolando nella bocca di lei la sua lingua e assaporando il suo odore.“Sono solo stanco per il viaggio” le disse una volta staccatosi da lei. “Ho bisogno di riposare”.“Comprendo, mio signroe” gli disse e si inchinò.“Ma ti prego, fammi compagnia”.Le prese una mano e la condusse nelle sue stanze. La fece sedere sul letto, mentre Quan iniziava a spogliarla. Fran Shin, intanto, aveva incominciato a baciarlo e a masturbarlo.“Così mi rendi tutto difficile” sussurrò il ragazzo.“E’ questo il bello, no?”.Quan prese nelle mani un seno della ragazza e iniziò a succhiarle il capezzolo con veemenza, come un lattante al seno della madre. Lo leccò e prese a tirarlo con i denti, mentre brividi salivano lungo la spina dorsale di Fran Shin, che a stento riusciva a trattenere i gemiti.Ma, qualcuno entrò nella stanza, interrompendo le loro dolci attenzioni.“Cosa diamine vuoi?” proruppe Sun Quan, gettando un cuscino contro il fratello, che lo stava guardando con un sorriso divertito sulle labbra.Sun Ce avanzò verso di loro. “Non sapevo che anche tu amavi divertirti in questo modo e, per giunta, con uno dei soldati più odiati da nostro padre”.“Perché non te ne vai?”. Ce sospirò. “Jian vuole vederci, ha convocato tutti i generali. Una delle spie è venuta a conoscenza di un possibile attacco da parte di Cao Cao, che nel frattempo, si è alleato con Liu Bei”.Nel sentire quel nome Fran Shin ebbe un fremito, un sussulto, che costrinse entrmabi i fratelli a guardarla.“Tutto bene?” chiese Quan preoccupato.“Sì, mio signore” rispose lei.“Allora muovi quelle chiappe o no?” chiese Ce rivolto al fratello. “O le grazie del capitano ti hanno stregato?”.Quan lanciò un’occhiataccia al fratello maggiore. “Potresti adottare un linguaggio consono al tuo rango, Ce?”.Il ragazzo scoppiò a ridere. “Avanti, non facciamo attendere nostro padre”.“Fran Shin aspettami qui, ci rivediamo dopo”.La ragazza si inchinò, mentre osservava il suo signore allontanarsi.
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