Alla seconda prova da regista, dopo il sorprendente Gone baby gone, Ben Affleck ci mette anche la faccia e graffia di nuovo.
Una tranquilla mattina in una banca di Boston: gente che fa la fila, consulenti agli sportelli, il direttore che supervisiona tutto. Quando all'improvviso irrompono dei criminali: coperti da terrificanti maschere, rapinano la banca con sapienza scientifica e sorprendente rapidità, come virus in un organismo da saccheggiare e abbandonare per passare ad altro.Ma c'è un problema: la donna che i criminali hanno preso in ostaggio e poi liberato, potrebbe fornire una scomoda testimonianza all'FBI. Uno di loro allora la segue per far sì che non parli.
Scorsese, che non è proprio il primo venuto, ha sempre detto che il segreto al cinema è: “
Filmare quello che si conosce”. Affleck deve aver assimilato per bene la lezione perché al suo secondo film – dopo il bellissimo e sorprendente Gone baby gone – torna nelle strade della sua Boston, nella parte più nera e criminale della città: nel quartiere di Charlestown, che pare sia il posto con la più alta percentuale di crimini al mondo. Adattando il romanzo di Chuck Hogan Il principe dei ladri, Affleck torna ad analizzare la sua Boston, rendendola la vera protagonista della storia. Il plot infatti è visto e stravisto, si tratta di una classica storia di crimine a cui si aggiunge quella romantica, ma è la rappresentazione ad essere personale e convincente: i protagonisti sembrano marionette dal destino già segnato, che devono sacrificare sogni e aspirazioni alla realtà che è capitata loro in sorte. Per quanto si sforzino, il richiamo delle origini è più forte di qualsiasi cosa.In questo senso la città diventa un'implacabile madre di metallo e cemento che stritola a morte i suoi figli. Per rendere perfettamente l'idea, Affleck la riprende dall'alto, nelle strade, nelle piccole lavanderie di quartiere: ci trasmette così l'atmosfera, gli odori, gli umori di quei posti. Oltre alla grigia e cupa Boston, Affleck si avvale di altre due armi vincenti: il suo onnivoro amore per tutto ciò che è racconto per immagini e un cast davvero notevole. Le scene di rapina richiamano quelle ormai leggendarie di Point Break - da cui ha preso il sapiente uso delle maschere – e la narrazione asciutta e mai melodrammatica riprende nello spirito lo stile di Clint Eastwood. Ma non solo. Affleck è chiaramente un divoratore di serie tv: nel film si fa riferimento a Bones e CSI e il cast fa gioire qualsiasi appassionato di tv shows: nella stessa pellicola abbiamo Don Draper (Jon Hamm, protagonista di Mad Men), L'uomo in nero (Titus Welliver, personaggio centrale in LOST) e Serena van der Woodsen (Blake Lively, protagonista di Gossip Girl). Accanto a loro i veterani Pete Postlethwaite e Chris Cooper, Rebecca Hall, Jeremy Renner e Affleck stesso, che questa volta ci mette faccia e corpo. Un altro film di genere quindi per Affleck, che si conferma, con la sua assoluta padronanza dell'azione e una sensibilità spiccata ma mai ostentata, un vero talento dietro la macchina da presa: chi lo avrebbe mai detto qualche anno fa guardandolo in Pearl Harbor?Jon Hamm e Ben AffleckLa citazione: "Sto pensando di fare un cambiamento".Hearting/Cuorometro: ♥♥♥ 1/2Uscita italiana: 8 ottobre 2010Pubblicato su MPnews.itTitolo originale: The TownRegia: Ben AffleckAnno: 2010Cast: Ben Affleck, Rebecca Hall, Jeremy Renner, John Hamm, Blake Lively