Parafrasando il grande Pascoli, sembra questo l'incipit che contraddistingue il tentativo di Matteo Renzi di formare il nuovo Governo. Partito come innovatore, il rottamatore dei vecchi schemi come delle vecchie nomenclature, il nostro giovane profetico Savonarola rischia di rimanere da solo ad affrontare questa grande sfida. Per ora spiccano i no che ha raccolto dai volti nuovi che avrebbe voluto nella squadra di Governo e i si dei soliti noti e di qualche boiardo di Stato, nuovo forse per un incarico nell’Esecutivo, ma ben noto ai circoli economici e ai salotti della politica che conta. Quindi dove sta il vento nuovo propugnato da Renzi? Mah, per ora nessuna traccia. Aspetteremo, non abbiamo fretta.
Invece un'affermazione del giovane Premier incaricato lascia proprio sbigottiti. E sembra strano che pochi commentatori abbiano colto il lato comico, per non dire tragico, dell’uscita renziana e cioè che il programma del Governo prevede una riforma al mese per i prossimi tre mesi. Si incomincia con marzo, mese della riforma del mercato del lavoro, poi si passa ad aprile, il mese dedicato alla Pubblica Amministrazione. A maggio sarà la volta del Fisco. Per il mese di giugno ci sono ancora dei dubbi da sciogliere su quale abissale problema italiano risolvere. Questo ha promesso Renzi agli italiani.
Ora, delle due l'una. O siamo di fronte ad un novello Superman e allora perché limitarsi a risolvere un problema al mese. Sfruttiamo la circostanza e chiediamogli anche l'azzeramento delle tasse, i tetti d'oro sulle case e una vacanza pagata per tutti (in fondo ci accontentiamo di poco).
Oppure siamo stati governati sino ad ora da incompetenti, ignoranti e incapaci. Però ci sembra anomala, anche solo dal punto di vista statistico, una così alta concentrazione temporale di inetti proprio alla guida del Governo italiano. Ma possibile che siamo proprio così….
O forse il giovane Renzi, come capita spesso ai leader politici ed ai Premier italiani, è stato travisato dai giornalisti e la sua affermazione, così intrinsecamente e comicamente riformista, si riferiva alla Terra di Mezzo, avendo il nostro appena terminata la lettura del romanzo di Tolkien? Tutto è possibile in questa Italia che assomiglia sempre più ad un grande studio televisivo, dove viene mandato in onda, davanti ai nostri occhi, un programma preregistrato e la vita reale sembra stare altrove, al di fuori della cupola che ci circonda.
Una cosa invece il nuovo Premier non deve fare, prendere in giro gli italiani dicendo che questo sarà un Governo destinato a durare sino alla fine della Legislatura. Come, quando al Governo c’era il suo collega di partito Letta, bisognava urgentemente varare la riforma della Legge elettorale e poi andare a votare per restituire dignità al Parlamento, eletto in maniera illegittima, non dimentichiamolo. Ed ora che al Governo, forse, ci andrà Renzi, si può andare avanti sino al 2018? A noi sfugge qualcosa, a voi no?
La verità è che sono venti anni che noi italiani viviamo all'interno di questo grande set mediatico che è diventato il nostro Paese ed ora, che forse stiamo arrivando alla fine della serie televisiva (perché il produttore ha finito i soldi) ritornare alla vita vera ci fa paura, ma è l’unica cosa che ci salverà. Coraggio Italia!Ah, dimenticavo: “Buongiorno! E caso mai non vi rivedessi… buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!”