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The Vegetarian Chance

Da Saporinews

Alla sempre maggiore domanda di piatti vegetariani nella ristorazione, deve rispondere un’offerta adeguata.  D’alta cucina.

Un passo importante è stato segnato dal Festival Internazionale di cultura e cucina vegetariana, quest’anno alla sua seconda edizione. Nato da un’idea di Pietro Leemann, unico chef vegetariano italiano stellato e di Gabriele Eschenazi, giornalista, si è svolto all’insegna della purezza degli ingredienti e della sostenibilità.

La gara di chefs svoltasi da Joia a Milano, ha piacevolmente stupito i rappresentanti della stampa, con sapori raffinati, accostamenti di gran classe e con un’atmosfera rilassata degna della Peace Kitchen, la cucina della pace, amata dallo chef giapponese Toshio Tanahashi, maestro di Shoijin, massima espressione della cucina vegetariana del suo paese e personaggio di gran spicco della giornata.

Vincitore indiscusso è stato lo chef svedese Anders Ramsay, che a Stoccolma ha un ristorante con orto annesso. Al secondo posto l’Italia, un ex aequo con Carla Aradelli del Ristorante Riva Ponte dell’Olio a Piacenza e Nadia Morandi dell’Acanto Hotel Principe&Savoia a Milano con i suoi suggestivi ”L’orto dopo l’acquazzone” e “Sulla via del riso”.

Una cucina poetica che eleva il livello della sensibilità e fa stare bene con sé stessi.

Molti degli ingredienti possono essere coltivati nell’orto sotto casa o in terrazza, importante è imparare a cucinarli o anche solo ad abbinarli.

Una squisita chance, appunto.

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The Vegetarian Chance

Foto e testo di Maria Luisa Bonivento


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