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The Visit – Il riscatto di M. Night Shyamalan

Creato il 28 novembre 2015 da Paopru

the visitPerchè la nonna scorrazza la notte per la casa grattando le porte nuda a quattro zampe? Perchè il nonno va continuamente al capanno e da l’impressione che abbia qualcosa che non va? Queste sono alcune delle inquietanti domande che i due giovani protagonisti del film si pongono in un crescendo di suspance e terrore sempre più agghiacciante. Ritorna al cinema il redivivo M. Night Shyamalan, famoso regista indiano che spiazzò tutti con l’esordio registico chiamato Il sesto senso ma che purtroppo non indovinava un film ormai dai tempi di The Village (2004). Ma è anche vero che una volta toccato il fondo si può solo risalire, e se quel fondo per Shyamalan si chiamava After Earth ora la risalita prende il nome di The Visit.


I due fratelli Becca (Olivia DeJonge) e Tyler (Ed Oxebould) non hanno mai conosciuto i propri nonni. La loro madre aveva infatti avuto con loro una furiosa lite prima di lasciarli e fuggire insieme a colui che sarà il padre dei futuri figli, il quale non esiterà ad abbandonarla per una cameriera di Starbucks. Divenuti ormai adolescenti Becca e Tyler partono per una visita di tre settimane a casa dei nonni (contattati su internet) in modo da consentire alla loro madre di fare una crociera col suo attuale fidanzato. Becca è un’ infaticabile cineasta determinata a video documentare tutta l’esperienza coi propri nonni, Tyler un aspirante rapper free-style. I due iniziano così a riprendere con la videocamera ogni momento passato coi propri nonni, scoprendo alcuni comportamenti stravaganti della nonna durante la notte. Se dapprima si convincono che sono solo i segni di una precoce e violenta demenza senile, successivamente entreranno in contatto con la sconvolgente verità che li riguarda.


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Scritto e diretto come sempre da Shyamalan The Visit è un film che ci riporta alle origini del suo talento registico, ai tempi dei campi lunghi o dei primi piani stretti, quelli insomma che mi fecero amare il cinecomic revisionista Unbreakable come poche altre pellicole in circolazione. La scelta di girare tutto in found footage (film finto amatoriale) oltre che essere azzeccata è davvero funzionale alla storia, perché esalta la tensione sopratutto nei momenti notturni che coinvolgono le bizzarrie della diabolica nonnina (Deanna Dunagan), la quale fa delle cose davvero disturbanti e al contempo capaci di strappare la risata, in un binomio paura-comicità difficile da decodificare. L’occhio a grandangolo della telecamera che spia la casa dopo le 21.30 è un chiaro riferimento al Paranormal Activity del produttore Jason Blum, produttore anche di The Visit e fautore di molti successi commerciali simili. Numerose sono le citazioni ad altre pellicole cult, da Halloween a L’esorcista, da The Ring a Blair Witch Project.

Il film regge bene fino alla fine, mantenendo saldo il timone fino a quella rivelazione che cambia tutto. Da qui la sterzata è radicale, il tono del film svolta in horror puro e si fa largo sulla strada del macabro e del sangue. Durante il film riusciamo a fare solo ipotesi su cosa stia accadendo ai nonni, ma non vi è certezza della verità finchè non arriviamo agli ultimi minuti finali.


The visit, costato 5 milioni, ne ha incassati 13 volte tanti (65 milioni) confermandosi un gran successo. Dopo anni passati a perdere tempo su film ad alto budget, Shyamalan ritrova la strada dell’umiltà puntando sul contenimento dei costi e l’utilizzo di attori non troppo conosciuti. Il risultato è comunque un piccolo capolavoro a cui consiglio di abbandonarsi totalmente, perché dopo un inizio un po stentato la storia vi catturerà senza chiedervi il permesso.


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