The walking dead - "beside the dying fire" - finale di stagione.
Da Newmoon35
@si
ATTENZIONE A QUALCHE PICCOLO SPOILER (ma tanto avete già visto tutti la puntata....)
"Quando Gesù Cristo ha promesso la resurrezione dei morti, pensavo avesse in mente qualcosa di leggermente diverso" (Herschel)E così siamo giunti alla fine.Nell'attesa della già confermata terza stagione, che sarà composta da ben 16 episodi e di cui farà parte anche il mitico personaggio del Governatore, interpretato da David Morrissey, lunedì si è conclusa la seconda stagione di "The Walking Dead".In questi tredici episodi, Glen Mazzarra, Robert Kirkman e soci hanno lasciato un pochino da parte la componente zombie, che si è presa comunque la sua rivincita negli ultimi episodi, a favore dei caratteri dei singoli personaggi, dei mutamenti che avvengono in ognuno di loro quando si tratta della lotta per la sopravvivenza, dei conflitti interni che lacerano il gruppo, della lotta per la leadership tra Rick e Shane (e sappiamo bene come è andata a finire). Questo ha fatto storcere il naso ai puristi del genere, che hanno parlato di una specie di "quella casa nella prateria" con gli zombie.Io al contrario ho amato la serie fin dalle prime sei puntate ed ho apprezzato molto questa seconda stagione, in cui i caratteri dei personaggi sono stati sviscerati a dovere e che ci ha regalato parecchi colpi di scena.
L'episodio di lunedì, "Beside the dying fire" è stata, senza dubbio la degna chiusura del cerchio. Gli zombie arrivano alla fattoria di Herschel forse attirati dall'elicottero, forse dallo sparo di Carl, ma probabilmente mossi semplicemente dal desiderio di caccia. Sono tanti, tantissimi, e ci dimostrano come immaginavamo, che nessun posto è davvero sicuro. Ernest Dickerson gira la conquista della fattoria da parte dei morti, perchè di questo si tratta, di un altro avamposto caduto in mano agli zombie, in maniera magistrale; sono sequenze tese, potenti, davvero belle. Il gruppo, in nome della sopravvivenza, si divide.Si ritroverà, privo degli elementi forse più deboli Jimmy e Patricia (ricordiamoci che Beth un paio di episodi prima aveva "scelto" la vita ed è pur sempre una delle due figlie di Herschel) uccisi nell'attacco e senza Andrea, il cui destino è oscuro, dove tutto è iniziato, sull'interstatale, vicino alla macchina con il messaggio per la povera Sophia, ormai cancellato.E mentre Andrea sola nel bosco tenacemente lotta contro gli zombie per restare aggrappata alla vita e, ormai allo stremo, viene salvata da una misteriosa figura incappucciata, il gruppo è bloccato in mezzo al nulla senza cibo nè benzina, confuso, impaurito. E sarà Rick, come al solito, a prendere in mano la situazione, ergendosi a vero leader. Perchè se quel "siamo tutti infetti" confessatogli da Jenner prima di lasciarli uscire dal CDC e tenuto da Rick segreto fino ad ora nel vano tentativo di dare una speranza al gruppo, ha il sapore di una condanna ormai inappellabile, lui promette che farà di tutto per tenerli almeno al sicuro.Ma lui è cambiato. Per proteggerli ha saltato un confine invisibile, ha ucciso quello che una volta era il suo migliore amico non è più come gli disse Shane durante il terribile duello notturno "un bravo ragazzo". E proprio per questo non sarà più disposto ad accettare contestazioni o ribellioni. Chi non l'appoggerà o non approverà i suoi metodi potrà andarsene quando vuole.Perchè ormai è andato tutto in pezzi, non esistono più progetti, aspettative, piani per il futuro e se si vuole provare almeno soltanto a rimandare il più possibile la data della propria morte "quella non può più essere una democrazia".
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