The Walking Dead, La Liguria e il nostro futuro

Ieri sera mentre Jacopo dormiva e la mamma era a lavoro ho visto la terza puntata della seconda stagione di The walking dead, per chi non lo conoscesse si tratta di una serie-tv in cui la razza umana e’ annientata da un virus che ha trasformato gli uomini in zombies, e la storia e’ quella di questo gruppo di sopravvissuti che tenta di resistere e cercare di ricominciare la propria esistenza.

Mentre guardavo la tv, in questa puntata, due genitori discutevano se rischiare un intervento per il proprio bambino in condizioni estreme, o lasciarlo morire, non avendo certezza del futuro, non volendo per lui una vita fatta di fughe, privazioni e sofferenze e magari una fine piu’ atroce.

Questo passaggio mi ha portato subito alla mente lo sconvolgimento di questi giorni che stanno vivendo i popoli liguri, con intere comunita’ e paesi spazzati via, con persone che sono rimaste senza piu’ nulla, e magari avendo perso anche i propri cari.

Allo stesso modo, si puo’ pensare alle popolazioni al momento che attraversano delle guerre, o chi piu’ comunemente perde un affetto, o chi apprende che dovra’ lottare contro una grave malattia, insomma cosa fa alzare un uomo il giorno dopo e dire “Vado avanti!” ?

Mi capita spesso di pensare a che reazione potrei avere a certe notizie, a quelle che ho avuto ad altri accadimenti, ma tutto quello che ho provato fin’ora aveva pero’ il “cuscinetto” di una famiglia intorno, di amicizie, di una collettivita’ che va avanti. Calarsi in una realta’ (quella della serie tv), in cui l’unico scopo e’ cercare di sopravvivere, senza ipotizzare il futuro, ma andando avanti giorno per giorno, e’ affrontabile?  Il vecchio dottore che opera il bambino e’ convinto che l’uomo trionfera’, lo ha sempre fatto, e’ un meccanismo naturale, ci sono le evoluzioni, che costano piu’ o meno morti, ma che poi permettono alle generazioni successive di vivere meglio.

Rapportato ad oggi questo discorso mi fa spesso pensare che si sia vicini ad una rivoluzione, una guerra, dove ormai troppi sono quelli che non riescono a sopravvivere dignitosamente, e che nel contempo vedono delle ingiustizie colossali. Vogliamo parlare delle Maserati acquistate dal Ministero della Difesa? la risposta che si e’ data e’ che hanno risparmiato, che sono macchine italiane, che servono a generali importanti per la difesa del nostro Stato. Ma dite sul serio?

E se domani questo vento leggero si trasformasse in un urugano violento? La sensazione che qualcosa stia per succedere e’ sempre piu’ forte in me, ma siamo ancora lontani dal punto di non ritorno, ma quanto tempo manca?

Massi