Episodio 2.
Guy Ferland (directed by).
Angela Kang (written by).
Ricordate quello che vi ho detto la volta scorsa? Bene.
Anzi male. Malissimo.
Se c’è una cosa che odio è l’approssimazione. Se a questa si uniscono cazzate a esplosione multipla, la cosa diventa intollerabile.
Ma d’altronde, di che mi meraviglio?
Sono quattro anni che si va avanti così: primo episodio di stagione decente, seguito da una zoppicata che inspiegabilmente e instancabilmente ci condurrà fino al finale cliffhanger. Oserei dire che The Walking Dead cammina come uno zombie.
In ciò sono stati fottutamente in gamba.
E poi mi sono anche stancato di andare col retino a fare la selezione delle scene decenti in mezzo alla marea di cazzate.
Ooohh sì, qui c’è la scena della bambina di Rick in braccio alla dura e pura Michonne che si squaglia come burro al sole. E noi vorremmo tanto illuderci che basti questa scena (che è profonda per forza, no?) a salvare baracca e burattini.
No, non basta.
Punto primo. La cosa più evidente.
Al Vet è stata mozzata la gamba nella scorsa stagione? Ricordate? Si è svolto pressappoco così:
“Tu sei una risorsa preziosa! L’unico con un’infarinatura in medicina, non possiamo perderti!”
E infatti cinque secondi dopo il Vet era in testa al gruppo a esplorare la prigione piena zeppa di cannibali morti, e a farsi mordere.
Una delle tante amenità della stagione 3.
***
[spoiler a manetta]
Comunque, la gamba gliel’hanno amputata. E, a meno che non si chiami Pistorius, le protesi per le gambe, studiate e costruite su misura, durante un’apocalisse zombie sono praticamente introvabili.
Ma non per il Vet, che ne ha una che, cazzo, sembra proprio una gamba vera!
Allora, nel 2013, se decidi di amputare una gamba a un personaggio durante un’apocalisse, fai recitare il tuo attore con le stampelle fino alla fine, non gli fai spuntare una costosissima protesi che gli calza perfettamente dal nulla solo perché, magari, all’attore gli girano le palle di stare con le stampelle per un anno a recitare.
Punto secondo. sempre il Vet.
Cioè, è un maledetto veterinario. Perché diavolo i maiali non se li cura lui, e lo lascia fare a quel fesso di Rick?
Terzo punto: questo non è un mondo adatto ai bambini!
Non se ne può più.
Credevo che la faccenda bambini-apocalisse si fosse risolta con Carl che sparava a Lori, liberandoci del personaggio più odioso delle serie televisive di tutti i tempi.
Ma no, ci devono infliggere ancora il dilemma se sia giusto troncare la testa al babbo morto, e come fanno i bambini a crescere in questo mondo crudele.
***
Quarto punto. Il fazzoletto di Daryl.
Giusto l’altra volta mi domandavo come cavolo facessero i personaggi a stare alle reti di protezione vicino a una cinquantina di zombie puzzolenti senza la mascherina. E adesso vediamo il nostro Daryl che scava fosse e si protegge con un fazzoletto.
Da cosa si protegge, dal profumo della terra umida? Accanto a lui c’è un solo cadavere, per di più fasciato, visto che è morto da tipo due ore non puzza. Non ancora, e non così tanto come cinquanta zombie. Quindi il fazzoletto è l’ennesimo dettaglio accazzo messo lì tanto per fare scena, in un momento di lucidità degli scemeggiatori.
Infatti, siccome c’è un’infezione in giro, due secondi dopo sono tutti alla recinzione a uccidere gli zombie senza mascherina, facendosi schizzare il sangue addosso…
Quinto punto. L’infezione.
Immancabile in ogni apocalisse. A un certo punto si trascura l’igiene e scoppia l’infezione. E la piccola comunità viene decimata.
E grazie al kattsaw, ma l’avete vista la camicia di Rick? Cioè, questo cura i maiali e poi con quella camicia lercia di letame ci va pure a dormire (oltre che abbracciare Carl). Di chi sarà la colpa dell’infezione? Mah… Dei topi dati in pasto agli zombie all’inizio della puntata? Sì, ci credo tantissimo.
E sì, che le docce ce le hanno e funzionano, eh…
Sesto punto. La forza bestiale dei viventi.
Questi scrafagnano un cranio umano con un calcio. Devono aver imparato dal Ragazzo di Drive. E pure lui ci metteva quattro o cinque calci. Questi con un calcio solo.
Settimo punto. Lo zio George.
Ancora omaggi a Romero?
Alla quarta stagione?
No, dai. Basta.
***
Ottavo punto. Rick che torna a fare stronzate a spron battuto, annunciandolo.
Mentre Daryl scava la fossa, tenta di convincere Rick a tornare a essere un leader! Fuck yeah.
Daryl, hai preso decisamente troppo sole.
Rick, al contrario, è più lucido del solito, perché ammette candidamente: “I screwed up!”, ovvero “Ho fatto cazzate”, non mi sembra il caso di tornare a farne altre, no?
E invece…
Gli zombie si accumulano alla recinzione. Cosa tra l’altro fatta notare in mattinata allo stesso Rick: “Guarda che si stanno accumulando, eh, forse dovremmo ammazzarne qualcuno”.
“No, tu vieni a raccogliere i cetrioli insieme a me, capito?”
E infatti gli zombie si accumulano e quasi abbattono la recinzione.
E qui, signori e signore, c’è il colpo di genio di Rick che torna al comando. In charge, come dicono gli americani.
E si vede.
Anziché usare la benzina per dar fuoco agli zombie, spaventando anche gli altri che stanno arrivando, Rick raduna tutti i maialini.
Ora, non so se avete presente quanto tempo ci vuole a afferrare un maialino che scappa da tutte le parti. Qualcosa che nemmeno Rocky Balboa che corre dietro alla galline e poi gonfia Clubber Lang.
Rick comunque ci riesce.
Prende i maiali e li uccide tutti per darli in pasto agli zombie e allontanarli dalla barricata.
Maiali che FORSE erano malati. E forse no.
Io dico: è l’apocalisse, no? Prima o poi la benzina finirà. E i maiali sono molto più importanti.
Cos’è meglio, buttare una tanica di benzina o ammazzare cinque maiali (o forse più)?
Ma non è tutto, perché siccome ci devono inserire di proposito (e accazzo) il dettaglio pulp, Rick uccide i maiali e si schizza il sangue in faccia, tipo maschera. Quindi, se i maiali sono infetti, il coglione di Rick s’è preso uno scaracchio di sangue suino infetto, è condannato.
Eh, però finalmente brucia la camicia sporca di merda, eh. È un saggio, lui. E previdente. E non fa cazzate, no…
Grazie, Rick. Se tutti noi. Ci sei mancato.
Puntate precedenti QUI