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The Wind in the Willows - S/t

Creato il 23 settembre 2013 da Tonypop
The Wind in the Willows - S/t
Capitol records- SKAO 2956 - 7/68
  1. Moments spent
  2. Uptown Girl
  3. So Sad
  4. My Uncle used to love me but she died
  5. There is but one truth Daddy
  6. The Friendly lion
  7. Park Avenue Blues
  8. Dijni Judy
  9. Little People
  10. She's fantastic and she's yours
  11. Wheel of Changes

Band formata da hippie provenienti dalla zona  di New York, i Wind and the Willows  (nome tratto da un romanzo  per bambini dello scrittore scozzese Kenneth Graham),  sono diventati famosi  (a posteriori   ovviamente),  per essere stati la prima band di Deborah Harry in arte Blondie, quando, come si vede dalla copertina,  appena ventitreenne e bruna, iniziava la sua carriera musicale.

La formazione era composta da Paul Klein voce e chitarra, Deborah Harry backing vocals, maracas, tamburello e piatti, Paul Kirby all’ organo, Steve DePhilips basso, Peter Brittain chitarra, Anthony Carysforth batteria e Ida Andrews flauto e oboe. Anche se la fama postuma del gruppo è dovuta alla presenza di Deborah Harry, in realtà la band, che suonava  un hippie folk pop, era guidata dal leader e vocalist Paul Klein autore della maggior parte dei brani. Critica e pubblico sono sempre stati divisi sul giudizio della band e del disco, sia all' epoca che a posteriori: per alcuni i Wind and The Willows erano dei geni della controcultura e uno dei migliori gruppi di hippie di fine anni sessanta, per altri erano senza capacità compositive, senza tecnica musicale, noiosi, seriosi e sconclusionati. Ovviamente, come dicevano gli antichi, la verità sta nel mezzo, il gruppo e di conseguenza il disco omonimo, sono il frutto di onesto lavoro e sono  un ottimo documento di quello che era l’hippie-pop folk newyorkese sul finire degli anni sessanta, con tutti i pro e i contro dell' epoca e del genere, l' lp contiene comunque alcune chicche davvero notevoli. La band come detto si forma a New york, e suona abbastanza nei locali della zona, addirittura è possibile trovare in rete una recensione del Magazine Billboard, di un concerto dei Nazz e The Wind and The Willows del 21 settembre 1968 (in realtà successivo all’ uscita del lp) dove la band di Deborah Harry e& Co viene giudicata più che positivamente, anche se viene fatto notare la mancanza di esperienza, giudicando ottime le parti vocali.
Il gruppo entra in contatto con Artie Kornfeld, il più giovane vicepresidente di una casa discografica (la Capitol) e futuro organizzatore di Woodstock che produce il loro primo e unico Lp. Il disco, ovviamente un must per tutti i fan di Deborah Harry, si apre con "Moments spent" un pop folk hippie, con chitarra arpeggiata ,basso ritmico e melodia quasi western, forse uno dei momenti migliori dell' lp, con un testo davvero molto Hippie:
Did you see the color changin, did you find the magic Key, did you hear the music of the wind
Uptown girl è uno dei punti bassi del disco, quasi un giochino da studio, forse all' epoca divertente oggi noiosetta, la cover di "So Sad" degli Everly Brothers è molto interessante, non avrà la purezza vocale dell' originale, ma è una ottima e particolare versione. Una bella cover del pezzo country "My Uncle used to love me but she died" , molto bizzarra e con un bellissimo solo di chitarra in versione Bakersfield Sound, precede "There is but one truth, Daddy" musica su un brano tratto dal libro che da il nome al gruppo dell' autore scozzese Kenneth Graham, della durata di otto minuti(!), forse un pochino noioso già nel 1968, figuriamoci oggi. In alcune interviste dell' epoca , Kein e Kirby parlavano di armonia con  gli ascoltatori, del vento e del salici  (the Willows) che si muovono insieme alla musica : ingenuo e fantasticamente Hippie!!!
Il lato B si apre con la quasi bubblegum "The Friendly Lion", mentre "Park ave. Blues" è un Blues leggermente scontato. "Djini Judy" è un brano riuscito a metà, dove la voce di Deborah Harry è meravigliosa, ma gli arrangiamenti (in stile Ballad irlandese), non sono il massimo.

The Wind in the Willows - S/t

The Wind and The Willos, 1968 ca

"Little people"  invece insieme alla successiva "She's fantastic and she's Yours" sono due gransdissimi brani, ipnotica e melodica la prima e, veramente popsike (neologismo che deriva da pop- psychedelico, da cui prende il nome uno dei siti migliori del mondo, fondamentale per ogni appassionato di vinile) la seconda.
Il gruppo non decollò, nonostante ( o forse per colpa) della Capitol il disco raggiunse solo la 195° posizione nelle charts, la band registrò un altro album mai pubblicato e  il batterista Anton Carysforth andò a suonare per un breve periodo con i Mandrake Memorial per poi tornare nella natia Inghilterra (anche il chitarrista Peter Brittain arrivava dalla terra di Albione) nel 1973, mentre il gruppo si sciolse ad inizio anni settanta.
Deborah Harry fece la cameriera, la coniglietta di Playboy, ebbe anni "movimentati", incontrò Chris Stein nel 1973 suonò con gli Stilettos  e diventò la regina sexy della new wave con i Blondie.
Secondo quanto rilasciato in una intervista da Debbie Harry (che definisce la musicia del suo primo gruppo "Baroque Folk"), pare che Paul Klein sia diventato un professore di filosofia e che Wayne Kirby insegni musica.
Quotazioni : il disco (uscito anche in Austrialia e Germania) ha una valutazione che si aggira intorno ai 35-40 dollari americani.

The Wind in the Willows - S/t

Foto della label della mia copia in vinile di Capitol Skao 2956, classica label color del periodo.


The Wind and the Willows - "She's fantastic and she's yours" (sample)

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