La Boston Society of Film Critics ha premiato il film The Wind Rises di Hayao Miyazaki nella categoria Best Animated Film, ma una voce contraria si è sollevata contro l’assegnazione del premio alla pellicola (ormai in corsa per una candidatura agli Oscar) quella di Inkoo Kang, critico della rivista “Village Voice”, il quale ha voluto esprimere il suo dissenso consegnando una dichiarazione alla Boston Society.
“Il film di Miyazaki è del tutto sintomatico dell’atteggiamento del dopoguerra del Giappone verso la sua storia, ovvero un riconoscimento della tragedia della guerra e il rifiuto ostinato di riconoscere il ruolo del proprio paese in quella tragedia. Per me , il fatto che il film sorvoli sul vero scopo di questi aerei [in riferimento al fatto che furono costruiti da prigionieri cinesi e coreani costretti ai lavori forzati ndr] – È moralmente discutibile”.
“Ho deciso di tenere il discorso alla riunione della Boston Society of Film Critics perché sentivo che troppo pochi critici americani hanno prestato sufficiente considerazione ai clamorosi punti ciechi morali di Hayao Miyazaki presenti in The Wind Rises . Il film non dovrebbe essere visto come un innocuo ritratto di un idealista, ma nel contesto di una cultura tradizionale giapponese del dopoguerra che si rifiuta di esaminare – e in alcuni casi eclatanti, di ammettere – i suoi crimini di guerra”.
Ricordiamo che uguali polemiche e considerazioni furono fatte alcuni mesi fa da critici sudcoreani, mentre in Giappone, dove ultimamente sta tornando in auge un forte nazionalismo, la pellicola fu accusata di romanzare l’industria bellica durante la Seconda Guera Mondiale.
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