
Uno ero lì lì per programmarlo addirittura, ma poi mi sono detta che avrei avuto tempo, e così niente...
Meglio.
Perché stamattina, mi sono svegliata con tutt'altro pensiero in testa.
Leonardo Di Caprio ha [F I N A L M E N T E] conquistato la statuetta d'oro per eccellenza, sbaragliando gli eccelsi avversari, e compiacendo un web esultante...
In se e per se questa notizia può essere molto interessante, o passare totalmente inosservata, lo capisco e lo comprendo, però c'è un nesso di fondo che non può non avere un proprio peso specifico.
Mo' vi spiego...

Esagerata dite?
Può essere, ma l'altro giorno leggevo un post facebook di un'amica, di quelle che diventano tali perché si hanno accordi elettivi simili, la quale tifava per Leo, sostenendo che sarebbe stato fantastico se a vincere fosse chi nel fallimento vedeva una seconda occasione, ed io mi sono detta che io sono Leo.
Io sono quella che butta il cuore oltre l'ostacolo, che anche nella strada più difficile e meno battuta, ci mette la faccia e l'impegno; sono quella che tutti dicono che è brava, ma lei lo vuole dimostrare; sono quella che non lascia più agli altri la responsabilità della mancata realizzazione di se stessa; sono quella che fa la matta per uno ma che con l'altro è integerrima...
Non so se per tutti è così, ma penso che per ognuno di noi dovrebbe esserlo.
Perché, se è vero che non siamo tutti destinati a ricevere l'oscar per l'interpretazione migliore, è altresì vero che nessuno ci impedisce di sbattere la testa contro un muro, arrivando a farci dilaniare da un orso, pur di farcela...
Perché ogni giorno può essere un giorno determinante per la nostra corsa verso la tanto agognata statuetta, val la pena di vedere se siamo disposti e disponibili a pagare lo scotto che richiede...

Ha continuato a fare film pregevoli, attorniandosi della gente giusta e delle scelte più coraggiose; non si è fermato a fare il Jack della situazione, barcamenandosi in ruoli da belloccio e poco più, ha sfidato le convenzioni con ruoli estremi, ed è arrivato a fare meta.
Non so se per tutti valga tanto la vittoria di Leonardo, ma per me, per quella ragazzina che aveva la sua faccia sulla smemo, e che adesso cerca cenno della sua grandezza interpretativa fin dai suoi primissimi lavori, è una rivalsa personale...
Non era quello destinato all'Oscar.
Lo è diventato.
Meditate gente... meditate...