Una pantagruelica orgia di sesso, denaro e droga, è il veramente brutto film di Martin Scorsese “The wolf of Wall Street”, basato su una storia vera, con Leonardo Dicaprio (Golden Globe come miglior attore protagonista), la cui bravura si scioglie e scompare in un personaggio sgradevole e disgustoso.Le tre ore di proiezione (all’inizio della terza ho alzato le terga dalla poltroncina e me ne sono andato) mostrano le bolge dantesche della finanza americana. In alcune scene, come quella che propone una ammucchiata lesbo - etero – omo su un aereo, o un’altra che propina allo spettatore un “mucchio selvaggio” gay nella villa del tycoon protagonista delle vicende, sembra di scorgere le terrifiche visioni infernali dipinte dai grandi pittori fiamminghi Bruegel e Bosch.Unica nota sconcertante di colore: la pellicola è per tutti!Fabrizio Giulimondi




