Dicotomie e (non) convivenze dell’India contemporanea. Vincitore del Concorso Mondiale di Documentari all’ultimo Tribeca Film Festival e presentato con successo alla prima edizione del Tribeca Firenze, The World Before Her è un lucido e terrificante saggio sul modo plurimo in cui vengono percepite le donne nel non troppo lontano Oriente indù.
La regista Nisha Pahuja punta l’obiettivo su due mondi (apparentemente) opposti: il concorso nazionale di Miss India e il Campo Fondamentalista Indù di Durga Vahini. Cambiamento contro Tradizione, nuovi orizzonti contro radici integraliste, sfilata sensuale di fronte al Padre Successo contro sacra devozione alla Madre India. Gli opposti non si attraggono, ma si scontrano, scoprendosi così vicini e così lontani, proprio come accade nelle città di Bombay o Calcutta dove lo splendore si affianca al fango, il grattacielo alla baracca. Allo stesso modo, qualcosa rende assai simili tra loro l’infiltrazione di botulino sul mento non esteticamente perfetto della miss e il calcio di un fucile che “sfregia” la tenera guancia di una probabile futura bimba soldato.
Marcato arrivismo e training forsennato dominano in entrambi gli spietati microcosmi. Alla fine dei suoi intensi 90 minuti, questo documentary ci consegna uno spaccato sociale privo sia di vincitori sia di vinti, dove tutti sono ugualmente sottoposti e prostrati ad un sistema che, pur imponendosi, promette libertà e salvezza. O almeno così sono portate a credere le ragazze, e le bambine, proposte on screen.
Tramite un montaggio parallelo che avvinghia e spaventa, Nisha Pahuja giustappone interessantissime interviste a drammatiche sequenze televisive di stragi e di protesta a immagini di backstage o open air in the camp, portandoci a riflettere sul concetto di cambiamento, inevitabilmente da appoggiare o respingere.
Sguardi determinati e umani, coriacei e tristi, rassegnati e fieri sono veicolo di donne che si fanno tigri per la causa fondamentalista indù così come per la telecamera, che si credono libere e pronte a tutto, ma sono terribilmente sottomesse.
The World Before Her è quindi un documentario di pregiata fattura e forza, scioccante e fulgido, graffiante e violento, con nel cuore un significato finale aperto, insoluto, che lascia turbati.
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