Situation Two - SITUM26-?/89
- All night long
- Lets Get naked
- Revolution Stone
- Rock me baby
- Justice in Freedom
Quando nel 1989 venne pubblicato "Live'r Than God!, gli inglesi Hypnotics entrarono di diritto tra i migliori gruppi di quello che
viene definito
Detroit Sound, degni eredi del suono di Stooges ed MC5, anche i
testi leggermente impegnati (non siamo di fronte a dei nuovi John Sinclair, ma comunque si difendevano abbastanza bene) legavano ancor di più la band al gruppo di Rob Tyner & Co.
Il disco, registrato live il 27
luglio 1989 e pubblicato dalla Situation Two, fu la felicità per tutti gli amanti di Iggy e del sound della Motor City per eccellenza, finalmente una band attuale che
suonava e si vestiva come i maestri di Detroit, una manna per gli aficionados.
Il gruppo formato da Jim Jones
voce, Ray
Hanson chitarra, Mark Thompson batteria e Chris
Dennis basso, esordisce nel 1988 con un singolo su
Hipsville, dopodichè si assesta con l’ingresso di
Will Pepper al basso e pubblica altri
due 45 giri per la Situation Two.
“Live’r than God!” (con
la cover che è un chiaro omaggio a Rick Griffin) fotografa la band nel suo
momento migliore: duro, potente, grezzo con tutte le caratteristiche giuste per il genere e cioè chitarre lancinanti, sezione ritmica indiavolata , distorsioni,
volume, incrocio di garage e r'n'r, wah wah, praticamente gli Stooges venti anni dopo.
Cinque brani, di cui 4 originali
e una cover di B.B.King, registrati anche decentemente, per un sound che potrebbe essere considerato il primo esempio del genere Stoner, che tanto successo riscuoterà anni dopo.
Si parte con “All Night long” che
è un pugno nello stomaco, dura e potente come
le migliori tracce di MC5 e Stooges; ritmica garage, con tanto di
armonica, per la trascinante “Lets get naked”, la facciata A dell’ lp si chiude
con il blues in stile "hypno detroit" di "Revolution Stone" con il wah wah che imperversa per quasi tutto il brano.
Il lato B, che contiene due pezzi, inizia con la cover di “Rock me baby", qui l’amore per MC5 e il r’n'r degli
inizi è evidentissimo, si finisce con gli 11 minuti di “Justice in Freedom”
dove la voce di Jim Jones e la chitarra di Ray Hanson vanno d’amore e d’accordo, i minuti finali del brano sono una vera e propria orgia sonica.
Piccola curiosità: alla fine del
live, si sentono in sottofondo le note di “Touch me I’m
sick” dei Mudhoney!
Il disco, ebbe una buona
accoglienza, la Sub pop (etichetta che allora andava per la maggiore), lo ristampò
con una copertina simile, ma con oltre il lato live, anche i singoli precedenti.
Foto retro copertina
Il gruppo sembrava pronto per una
carriera fulminante da band di culto, ma quando nel 1990 si presentarono con l' Lp "Come down Heavy" avevano perso parecchio in smalto e spontaneità, il disco aveva perso la scintilla e la freschezza che piaceva a fan e critica.
Personalmente ricordo di aver
comprato l’lp, che in omaggio aveva anche un 45 giri, e di averlo poi scambiato
con un altro disco,credo gli Untamed Youth.Ovviamente oggi sono pentito di quella decisione (non perchè non ami gli Untamed Youth, anzi) perché il
disco con il senno di poi era un buon disco, meno hard e leggermente
più Soul, ma probabilmente non era quello che volevo in quel periodo.
Un incidente di auto durante un Tour negli States costrinse il gruppo a fermarsi per periodo, uscirono ancora due lp "Soul Glitter and Sin" nel 1992 e "Very Crystal Speed machine" nel 1994, ma ormai la band non era più quella dell'inizio a livello di sound, e anche se i due dischi sono buoni lavori, gli Hypnotics si sciolsero dopo breve tempo.
Jim Jones fondò prima i Black Moses e attualmente continua a diffondere
il verbo r’n’r con gli ottimi Jim Jones Revue.
Foto della label della mia copia in vinile di "Live'r than God!" Situation Two 26
Thee Hypnotics - Justice in Freedom (sample)