“Le cose che erano impensabili adesso sono pensabili”, così ha detto James W. Hughes, preside della Facoltà di Pianificazione e Politiche Pubbliche presso la Rutgers University, a proposito dell’Urban Farming di Detroit. Abbattere i fantasmi delle fabbriche dismesse e fatiscenti e preparare tanti orti pubblici per le classi sociali più povere che potranno coltivarli e mangiarne i prodotti.
Ecco un esempio di decrescita felice. Concreto.
Un duro colpo a quelle logiche del secolo passato che vogliono le continue crescite di fatturato, una curva di sviluppo sempre ascendente (non serve che sia sostenibile) e tanti altri grafici con curve, linee rette che si impennano per andare chissà dove.
Un mio piccolo omaggio grafico alla futura Detroit.
E qualche link se volete approfondire l’argomento.
http://www.washingtontimes.com/news/2010/mar/09/detroit-looks-at-downsizing-to-save-city/
http://www.blogeko.it/2008/urban-farming-e-crisi-alimentare-la-terr/
Buona decrescita a tutti.