Capisci, adesso, Bulkington, un bagliore tu devi aver veduto di una verità che mortalmente ci inquieta. Essa ci dice che ogni pensare serio e profondo altro non è che l’intrepido tentativo dell’anima di conservare l’aperta indipendenza del proprio mare; mentre i venti più selvaggi del cielo e della terra cospirano per risbatterla indietro, sulle coste traditrici e servili.
Soltanto nell’assenza di terra risiede la verità più alta, senza rive, senza limiti, come dio, e per questo meglio è morire in quell’infinito che ingloriosamente farsi gettare dal vento a terra, anche se quello sarebbe l’unico sistema per salvarsi.
(“Moby Dick”, Herman Melville)
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