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Thinking pop – stefano bressani in mostra a pavia

Creato il 22 giugno 2012 da Metamorphose
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Stefano Bressani in mostra allo spazio per le arti contemporanee di Pavia. 7979_327332190680134_1234047442_nL’artista delle famose “Sculture Vestite”, presenzierà con una      personale dedicata alle sue coloratissime opere - scultura nelle sale del Broletto di Pavia.

Questo artista, che si è fatto notare nel tempo grazie alla capacità di reinterpretare in modo del tutto personale il concetto di arte e design, porterà il suo pensiero POP che contraddistingue, insieme alla tecnica, l’identità del suo lavoro in una delle più prestigiose location culturali di Pavia.

THINKING POP – STEFANO BRESSANI IN MOSTRA A PAVIA

"AL DOM AD PAVIA"

Lo spazio per le arti contemporanee istituito all’interno del Broletto, ospiterà dal 23 Giugno al 8 Luglio, la personale dell’artista, con la presenza di 38 opere tra cui quelle che hanno sancito il suo primo successo al pubblico, come i ritratti dei personaggi famosi quali la famosissima Marilyn Monroe, agli studi prospettici e architettonici e le ultime opere che verranno esposte per la prima volta.
THINKING POP – STEFANO BRESSANI IN MOSTRA A PAVIA

THINKING POP – STEFANO BRESSANI IN MOSTRA A PAVIA
Bressani vuole far respirare un gusto POP rivisitato, sofisticato e reinventato attraverso le sue mani, scomposizioni e supporti scolpiti. Una nuova dimensione e un nuovo piano su cui dare tridimensionalità e senso materico con il risultato di una creazione unica e di immediata riconoscibilità. L’uso della stoffa a sostituire pennelli e oli nel dare colore e vita a questi particolari lavori che aprono all’arte una visione capace di toccare diversi temi stilistici. Il colore, il calore delle stoffe, la tridimensionalità dei supporti allo studio prospettico per sfiorare e portare con sé anche parametri appartenenti al mondo del design artistico come nel caso della linea chiamata “SkultoKubo”, dove con una “trama” tutta personale, l’arte ha un ruolo in più, una parte attiva e integrante all’interno di uno spazio, sia esso espositivo che abitativo. Personaggio eclettico, dalle mille sfaccettature, nasce a Pavia il 2 marzo 1973. Nel 1994 consegue il diploma in progettazione meccanica presso l’Istituto “G.Cardano” della sua città e si fa apprezzare ben presto come arredatore e designer di interni. Contemporaneamente la forte passione per l’arte lo porta ad approfondire alcune tecniche come quella del disegno, l’uso del carboncino e dell’acquerello presso le locali scuole Civiche. E’ durante questa intensa fase di studi che l’artista sente sempre più la necessità di utilizzare l’arte come mezzo di comunicazione ma soprattutto l’esigenza di farlo in modo estremamente personale. Bressani supera ben presto la condizione di “apprendista”, sviluppando un senso stilistico e una tecnica unici che doneranno al suo lavoro, oltre che un valore emozionale, un’importante e immediata riconoscibilità. Irrompe nel mondo dell’arte con innovazione non solo visiva ma stilistica e tecnica, presentandosi come il fautore di un nuovo modo di fare e concepire arte. Negli anni 99/2000, si muove tra strumenti di lavoro creati ad hoc che prendono il posto dei pennelli e una tavolozza fatta di morbide stoffe a sostituire il profumo degli oli e della trementina. I colori si ergono su supporti divenuti tridimensionali, scolpiti in modo preciso e sicuro. Il disegno si tramuta in materia e il risultato ne è una creazione unica. L’artista cattura le emozioni e gli sguardi e li riveste di una nuova e calda forma trasmettendoli con realismo ma con un significato personalmente decodificato e reinterpretato. Tantissime le sue esposizioni in molte città: Pavia, Milano, Forte dei Marmi, Firenze, Pontedera, Valenza, Bolzano, Arona, Amsterdam. Ho avuto il piacere di fare due chiacchiere con lui e poter fare qualche domanda. Ebbene, ecco le sue risposte.

1. A cosa ti ispiri per la creazione delle tue opere?
SB. Ad ogni cosa che colpisce il mio cuore e che sia fotografabile da una macchina fotografica o dai miei occhi!
2. Qual è il momento migliore per fare arte?
SB. Non c’è un momento preciso, in genere creo più indisturbato di notte poichè il telefono non squilla e i rumori sono più pacati in modo tale che io mi possa sempre concentrare ascoltando solo la mia musica senza rumori di sottofondo! Amo ascoltare musica inerente a ciò che creo in quel preciso istante. Es: Ray Charles - la sua musica - la magia fonde l’attimo dell'ispirazione alla sensazione sonora di avere quella ispirazione proprio davanti a te, vedendola nascere e crescere!
3. Come vedi la tua arte nel futuro?
SB. Un qualcosa che verrà ricordato, mi auguro, anche sui libri di storia dell'arte. Ci sono dei buoni presupposti senza voler essere presuntuosi, e fonte di ispirazione per utilizzare nuovi materiali, quali stoffe, nel mio caso, per i quali io abbia la curiosità di sperimentazione con fibre oggi inesistenti, una nuova sfida alla ricerca di un nuovo limite...e così via...quindi una fonte, per me inesauribile!
4. Se fossi una tela, cosa ci sarebbe dipinto?
SB. Esattamente quello che è la mia arte! Un insieme di colori ben accostati, una meticolosità e precisione, ma ancora di più il calore che non si può dipingere, ma solo accarezzare, morbido ed avvolgente, quello che fa delle mie opere pretesto per aver il desiderio del tatto e del possesso la curiosità e la voglia di approfondire anche altri sensi che non siano solo la vista, come capita in tante opere dipinte!
5. L'opera a cui sei più affezionato?
SB. Esattamente sono due, entrambi presenti anche alla mostra attuale "Thinkin Pop": “Marilyn" e "La Giullare", le mie bimbe!
Che dire!! Non si può mancare ad un evento così. Vi ricordo che si terrà allo Spazio per le Arti Contemporanee istituito all’interno del Broletto dal 23 Giugno al 8 Luglio 2012!!!
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