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THIRTY CENTURY MAN e MOGWAI

Creato il 03 gennaio 2011 da Nuamood

Questo è un post double sided. L'A side parla di biciclette. B side c'è il post-rock scozzese.

A side: La bicicletta permette a ognuno di controllare la propria energia metabolica (il trasporto di ogni grammo del proprio corpo su un chilometro percorso in dieci minuti costa all'uomo 0,75 calorie). "Si tratta d'uno strumento che crea soltanto domande che è in grado di soddisfare". Parole da L’elogio della bicicletta di Ivan Illich che sa che quando un uomo "non può inforcare la sua bici, può di solito spingerla". L'around the world ciclista e recordman James Bowthorpe che non è mai sceso dall'ergonomico sellino per il suo progetto Globe Cycle, questa estate si è ritrovato a pedalare nella isolata e assolata Norvegia. In mezzo alla vera “notte bianca” con il regista Antony Crook e lo stylist Glenn Kitson per lo short-film 30 Century Man.

B Side: Hardcore Will Never Die. But You Will. Settimo album della band post-rock scozzese Mogwai, che uscirà il 14 Febbraio (questo è un SaveTheDate veramente importante). E il fotografo Anthony Crook (che al momento delle riprese, tra le altre cose, stava curando l’artwork dell’ultimo lavoro della band) voleva rendere al meglio l’idea della sfida e della solitudine pacifica. Ascoltando How to Be a Werewolf, traccia contenuta nell’album, con quel piglio demoniaco che si impossessa delle persone quando una canzone piace (ovvero più di dieci volte in un’ora), si rese conto di come l'alt-rock di Scozia si infilasse alla perfezione tra il panorama livido e la luce accecante, tra il verde muschiato e il nero dell’asfalto di Tromso.

Mash Up: Mogwai vede il girato, remixa il pezzo e lo adatta in maniera del tutto sartoriale allo short-film. Il risultato è una spettacolare cattura del senso della sfida. Del senso di quel qualcuno che punta la bicicletta all’orizzonte e non smette mai di pedalare.
 


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