Folle. Mentre scorrono i titoli di coda di questo strampalato film, un’unica parola affiora sulle labbra: folle. Appunto. Non solo è folle l’idea di una fine del mondo vista come una un’apocalisse biblica dai contorni surreali, ma ad essere completamente fuori di testa in questo film è il meccanismo meta-cinematografico che lo sottende. Gli attori protagonisti interpretato infatti loro stessi e bisogna dire che una fine dei giorni vista attraverso gli occhi di un manipolo di eroi della celluloide ha quantomeno del geniale. La cosa straordinaria del film infatti è la meschinità terribilmente terra terra con cui vengono umanizzati questi volti notissimi, che tutti noi abbiamo imparato ad amare. Colpi bassi, codardia, opportunismo, ipocrisia e vera e propria cattiveria, tutti tratti distintivi della peggior umanità e riscontrabili in ciascuno degli attori protagonisti, creando così un interessante corto circuito cinematografico. Se in un film di questo tipo infatti ci si aspetta che alcuni nobili valori positivi spicchino, magari veicolati proprio dai volti noti dei protagonisti, qui la meschinità regna sovrana e tutto ciò che viene fatto o detto, ha un secondo fine, prettamente egoistico. Il film poi dal canto suo, regala alcune sequenze memorabili, attimi di cinema surreale e grottesco che sono difficili da rimuovere, così intrisi di umana dabbenaggine e di cinematografico citazionismo. Il risultato è una pellicola folle, come già detto, ma anche estremamente nostalgica, piena zeppa di quella cinefilia spicciola e sgangherata, propria della generazione dei trenta-quarantenni di cui anche i protagonisti fanno parte. Viene alla mente Il grande freddo di Kasdan, anche se i toni sono ovviamente opposti, mai dimenticata pellicola che ci mostrava l’ipocrisia che sottende i rapporti umani, la loro fragilità e l’innata capacità dell’essere umano di giustificare la propria meschina natura. This is the end è tutto questo, umorismo, cinefilia da bancarella e cinematografico manifesto di umana bassezza, non è poco per un prodotto di Hollywood che passa per semplice commedia. La sequenza finale in paradiso poi, insieme a ciò che immediatamente la precede, vale da sola il prezzo del biglietto.
Magazine Cinema
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
RomAfrica Film Festival – Dal 9 all’11 luglio alla Casa del Cinema di Roma
Realizzato con la collaborazione del Fespaco (Festival Panafricain du Cinéma et de la Télévision de Ouagadougou, il più importante festival cinematografico... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
BIG GAME, un giocattolone per grandi e piccini
Oskari sta per compiere 13 anni, e come tutti i ragazzi che vivono sui monti del nord della Finlandia si sta preparando per un rito millenario. Leggere il seguito
Da Masedomani
CULTURA -
Iniziamo la rubrica settimanale con la notizia che da tempo stavamo aspettando. La Marvel e la Sony hanno comunicato il nome del nuovo attore che interpreterà... Leggere il seguito
Da Filmedvd
CINEMA, CULTURA -
Novità: “Mettiti nei miei panni” di Thorne Smith
In arrivo a fine Giugno per la casa editrice Castelvecchi Editore, una commedia piena di vitalità, magia e divertimento, con un finale a sorpresa in cui la... Leggere il seguito
Da Nasreen
CULTURA, LIBRI -
"Tenera è la Notte" di Francis S.Fitzgerald
"Sulla bella costa della riviera francese,a mezza strada tra Marsiglia e il confine italiano,sorge un albergo rosa,grande e orgoglioso. Leggere il seguito
Da Michelap
CULTURA, PER LEI