Magazine Cultura

This revolution: un film da vedere

Creato il 02 febbraio 2014 da Serenagobbo @SerenaGobbo

This revolution: un film da vedere

Jake è un giovane cameramen: è stato in Iraq dove ha filmato le violenze sulla popolazione civile, ma una volta tornato negli States, l’emittente televisiva per cui lavora non ha mandato in onda le immagini.
Ora siamo nel 2004, alla vigilia della convention repubblicana, in mezzo alle proteste anti-Bush.
Jake viene incaricato di infiltrarsi tra i Black Block o altri estremisti alla ricerca di materiale che… metta paura. Cioè, anche se a lui non lo fanno capire: materiale che giustifichi il livello di allarme generale, la restrizione di alcune libertà fondamentali e, alla fine, la guerra in Medioriente e contro il c.d. terrorismo.
Tutto salta quando Jake viene a sapere che i suoi filmati, girati tra i giovani “rivoluzionari”, prima ancora di finire all’addetto che sceglie cosa mandare in onda, vanno alla Homeland Security: in definitiva, la CIA. Cercano persone da schedare come possibili terroristi.

Questo film l’avete visto? No? Non mi meraviglio: è stato pubblicizzato pochissimo. Perché va contro le versioni ufficiali.

Parla di legami strettissimi tra mass media e servizi governativi. Fa capire come la paura che suscitano i Black Blocks e gli altri estremisti sia (in parte) costruita e costituisca uno dei pilastri su cui si appoggia la politica estera americana.

Chi l’ha visto “Star Wars I – La minaccia fantasma”? Quando Yoda dice che il piccolo Anakin può essere pericoloso perché ha paura di perdere la madre? La paura!

Tornando a This Revolution…
Anch’io ho visto per TV i filmati che riprendevano i Black Block all’opera. E ho pensato (penso in parte tutt’ora) che siano degli esaltati, dei vigliacchi che si nascondono dietro una benda, degli ignoranti che parlano tanto di sistema di controllo mondiale ma che poi mangiano da McDonald’s e spaccano vetrine e bruciano le utilitarie di persone che lavorano per far mangiare la propria famiglia.

Però…
Però non credo più nell’informazione obiettiva. Non credo più che ci siano giornalisti con le palle e idealisti, e se esistono le loro voci non arriveranno mai a me. Voglio dire: i telegiornali c hanno passato la notizia che i Black Block & C. sono il Male Assoluto. Che dobbiamo proteggere i nostri figli da loro.

Ebbene, ricordiamoci sempre che il Male Assoluto non esiste.

La divisione tra buoni e cattivi si propina ai bambini con le favole. “Il signore degli anelli” (ma anche “Star Wars”) e altri film del genere dovrebbero esser vietati ai maggiori di sei anni, perché è facile tornare al manicheismo infantile, non ci vuol niente a regredire, a scivolare nella pigrizia mentale che ti fa restar con la bocca aperta, là a inghiottire i pensieri elaborati da altri.

Insomma: se qualcuno vuol farti credere che certi gruppi siano il Male Assoluto, allora, questo qualcuno ha qualcosa da nascondere.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines