“Three Broken Promises” è il terzo volume della serie new adult di Monica Murphy iniziata con Drew e Fable. Qui c’è un cambio coppia e devo dire che purtroppo non sono riuscita a ritrovarmi in sintonia con la stroia. Se avevo molto apprezzato i tragici eventi che hanno plasmato Drew e Fable e che li hanno portati a condividere il loro happily ever afeter non sono riuscita a farlo con Colin e Jen, che mi hanno lasciato un po’ interdetta.
Impegno. Questo è quello che voglio davvero da Colin. Da quando mio fratello Danny è morto in Iraq, Colin ha fatto così tanto per aiutarmi, incluso darmi un lavoro nel suo famosissimo ristorante così da abbandonare il mio lavoro di cameriera allo strip club. Ma giacere a letto con lui ogni notte per confortarlo dai suoi orribili incubi non è più abbastanza. Lo so che si sente colpevole per la morte di Danny, per non essere andato in Iraq, ma non posso continuare a vivere questa doppia vita.
Lo amo disperatamente, ma lui ha così tanti demoni, e se non si può aprire con me ora, allora non sarà mai il vero partner che ho bisogno che sia. Gli ho dato un mese, ora me ne sto andando. Se mi ama davvero come dice, sa dove trovarmi.
La Murphy prende due personaggi sostanzialmente simili, che hanno subito lo stesso lutto e li trasporta in una situazione molto particolare. Lavorano insieme, vivono sotto lo stesso tetto e condividono ogni aspetto della loro vita. L’espediente è quello di raccontare la storia in maniera alternata e costruire un’immagina complessa e accurata dei sentimenti dei due. In effetti però la storia si basa sul nulla, su una serie di particolari non corrisposti, di mancate verità svelate che rendono il tutto troppo irreale. E se Jen è una ragazza sicura di sé che non si lascia fermare da niente e da nessuno, neanche da sé stessa, spericolata e sfrontata, Colin è un uomo che ha sofferto, che vive di sensi di colpa che non riesce a scrollarsi di dosso. Jen spinge in avanti, Colin indietreggia, di incunea nei meandri della sua testa e cerca di avere tutto, tenere i suoi segreti e conquistare la ragazza che ama. Jen è come un fuoco d’artificio, inarrestabile e bellissimo, una ragazza solare che si tiene tutto dentro senza mostrare davvero cosa prova. Jen è la classica tipa che predica bene e razzola male e si ritrova a gemere e a soffrire con chi le è accanto. Colin invece è uno che seppellisce il proprio dolore in fondo al cuore per poi sputarlo fuori nei momenti più inaspettati. È un uomo che cerca di dimenticare, ma certe cose, come il senso di colpa, sono impossibili da dimenticare. E allora prende il lavoro e le sue capacità manageriali per superare i momenti più difficili, salvo poi ritrovarsi tra le braccia Jen.
Tutta la storia si basa sui continui tira e molla tra i due e la mancanza di impegno di Colin che si rifiuta di confessare i suoi incubi peggiori alla ragazza che ama, ma da cui fugge. Questa fuga diventa insopportabile abbastanza in fretta e a metà libro mi sono ritrovata ad urlare contro Colin e la sua incapacità di tirare fuori gli attributi. E se in qualche modo la storia si regge, la trama è insulsa e non all’altezza del resto delle storie della Murphy.
Ritroviamo la nostra amata Fable, felicemente innamorata e insieme all’adorabile Drew, ma si riesce ad apprezzare molto anche Jen che comunque trova almeno il coraggio di lasciar perdere una storia senza speranza. È strano, molto, strano, perché in fondo si capisce dall’inizio dove andrà a parare la storia… eppure, eppure non sono riuscita a sentirla mia, non sono riuscita a capire il senso di certe situazioni. Insomma una storia incompleta.
Il particolare da non dimenticare? Un lenzuolo
Una storia d’amore che lascia esterrefatti, che affascina e commuove, e che regala un background a Colin, di cui mi ero innamorata fin da subito. Non vedo l’ora di leggere “Four years later” che giace da tempo immemore tra le mie letture e che ha per protagonista Owen il fratello di Fable.
Buona lettura guys!