Con Thunderball la serie di 007 si conferma una vera e propria corazzata del cinema di intrattenimento basato su un mix di avventura, locations esotiche, eleganza british e belle donne.
L'ambientazione torna esotica, alle isole Bahamas. Si tratta di una storia così tipicamente "James Bond" che avrebbe dovuto essere addiritttura utilizzata per il primo film della serie, tuttavia a causa di una diatriba sui diritti d'autore con Kevin McClory (co-autore del soggetto originale insieme a Fleming), si dovette aspettare qualche anno prima di girare il film. McClory riuscirà comunque a fare il "suo" film nel 1983 con Mai dire mai, uno dei rari Bond "apocrifi", cioè non prodotti dalla EON di Broccoli.
Molly Peters - Patricia Fearing
Il film è sia esteticamente che a livello narrativo l'archetipo di 007. James Bond in questo caso è impegnato a salvare il mondo dalla minaccia atomica messa in atto dalla SPECTRE. Il cattivo principale è Adolfo Celi nel ruolo di Emilio Largo, uno dei vilain più iconici di tutta la serie (by the way lo si ritrova nella parodia OK Connery, di cui ho già parlato qui).Alla sezione Q ormai sono scatenati: oltre alla Aston Martin DB5 già comparsa in Goldfinger, in Thunderball 007 ha in dotazione: un jet spalleggiabile riposto nel bagagliaio dell'auto, un respiratore subacqueo tascabile, una pastiglia leggermente radioattiva per essere sempre localizzabili, una macchina fotografica ad infrarossi con contatore geiger integrato e un motore subacqueo con respiratore (omologo del jet). La cosa davvero incredibile, però, è l'apparizione di Q (Desmond Llewelyn) in versione tropicale con cappellino di paglia e camicia hawaiana!
Anche Largo dispone di notevoli gadgets, fra tutti una nave scomponibile in due pezzi con la prua che diventa un aliscafo ed un piccolo sottomarino per il trasporto delle...bombe atomiche!
Claudine Auger - Domino Derval
Atomiche anche le Bond girls: nella rete di 007 cadono, in ordine cronologico, la bionda Patricia Fearing (Molly Peters) infermiera nella beauty farm dove Bond viene spedito a ricaricare le pile; l'agente segreto bahamense Paula Caplan, che sacrifica la propria vita pur di non tradire 007. Il personaggio è interpretato dalla bella attrice giamaicana Martine Beswick, già comparsa anche in Dr. No ma in un ruolo differente.La Bond girl principale è la deliziosa Claudine Auger, Miss Francia 1958, nel ruolo di Domino (Dominique) Derval. Il personaggio da lei interpretato in origine si chiamava Dominetta Palazzi, ma quando la produzione vide la Auger prese subito la decisione di cambiarlo in una francese, pur di metterla a proprio agio. Il risultato è una Domino, sensuale ma coraggiosa e pronta all'azione quando serve.
Martine Beswick - Paula Caplan
Luciana Paluzzi, seconda Bond girl italiana in quattro film, interpreta Fiona Volpe, killer collaboratrice di Largo. Osservate con attenzione le sue splendide acconciature anni 60, molta lacca è stata sacrificata per loro! Fiona è una bond girl atipica perchè è e rimane cattivissima anche dopo essere andata a letto con Bond (ed ha persino la indelicatezza di farglielo esplicitamente notare, ragazzaccia!). La Paluzzi, che poteva vantare collaborazioni con grossi nomi come Lang e De Sica, fu provinata per il ruolo di Domino (che come sappiamo avrebbe dovuto essere italiana), anche se come abbiamo visto la Auger fece piazza pulita della concorrenza riuscì comunque a conquistare un ruolo forse meno prestigioso, ma di certo più interessante. In fondo i cattivi sono quasi sempre più interessanti!Luciana Paluzzi - Fiona Volpe
I titoli di testa tornano appannaggio di Maurice Binder, che non li mollerà più per i successivi trent'anni fissando un vero e proprio modello: sagome nere di donne o di personaggi del film (in questo caso i sub) che si muovono su sfondi di colore saturo, con richiami ad elementi caratteristici della pellicola, in questo caso le scene subacquee.La cifra spettacolare dal film è data dal numero e dalla lunghezza delle scene sotto al mare: il primo incontro di Bond e Domino, la vasca dei pescecani in cui Largo rinchiude 007 e la lunga e violentissima battaglia a colpi di fiocina e coltello fra gli uomini dei servizi segreti e gli agenti della SPECTRE.
La regia torna a Terence Young, meno portato alle scene d'azione rispetto a Guy Hamilton. Il ritmo del film è comunque molto più serrato rispetto a Dalla Russia con amore, mantenendo un ottimo equilibrio fra azione e dialogo.
Il capitolo successivo Si vive solo due volte dovrebbe segnare la conclusione della collaborazione fra la EON e Sean Connery, ormai davvero preoccupato di essere percepito dal pubblico soltanto come "l'attore che fa James Bond". Ma nella vita, come nei romanzi di 007, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo: non si dovrebbe mai dire "mai più"!
1965 - Thunderball (Thunderball: Missione Tuono)
Regia: Terence Young
Scenografia: Ken Adam
Costumi (wardrobe designer): Anthony Mendleson