Lettera firmata ex operai ThyssenKrupp
“Non ci sorprendono affatto le dichiarazioni rilasciate dall’ad di Fiat S. Marchionne, che definisce “folklore locale” la sentenza del Tribunale del Lavoro di Roma che prevede il reintegro dei 145 lavoratori, tutti iscritti Fiom, dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. A questi lavoratori va tutta la nostra solidarietà. A Torino la parola Fiat è diventata un vero e proprio tabù, nessuno più ne parla. Non si dice che dal 14 febbraio 2011 migliaia di lavoratori sono a casa; mentre a Pomigliano d’Arco il periodo di “ristrutturazione” è servito a scegliere tra “buoni e cattivi”, escludendo gli elementi più combattivi e alimentando così la lotta tra poveri. Ecco gli unici frutti (amari) del piano Marchionne.
Più gravi appaiono altri commenti a proposito della sentenza: da quello svilente rilasciato dal leader Cisl R. Bonanni “una sentenza come una rondine che non fa primavera”; a quello ostile di R. Di Maulo della Fismic “un pericoloso ritorno a logiche spartitorie e lottizzatorie”; fino ad arrivare alla minaccia di “impugnare la sentenza di reintegro” (G. Sgambati, Uilm Campania). La Uilm, del resto, non è nuova a questo genere di bassezze: nel caso ThyssenKrupp un sindacalista della Uilm di Torino, costituita Parte Civile nel processo per la strage del 6 dicembre 2007, in sede di Tribunale del Lavoro ha testimoniato in favore dell’azienda.
Appare sempre più chiaro che il lavoro “non è più un diritto ma deve essere guadagnato con sacrifici”, come ha affermato la Fornero. Questo già lo sappiamo: ai lavoratori nessuno ha mai regalato nulla. Ogni diritto è stato strappato con sacrifici e durissime lotte dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Noi ex lavoratori della ThyssenKrupp lottiamo da 4 anni per ottenere ciò che riteniamo un diritto, conquistato con le lotte e sancito dalla Costituzione, nata dalla Resistenza antifascista: verità e giustizia per i nostri compagni di lavoro uccisi e posti di lavoro (sicuri e dignitosi) per tutti noi, l’unica misura utile (e necessaria) per uscire dalla crisi. Dopo il cordoglio delle Istituzioni e la nostra costituzione di Parte Civile nel processo, gli accordi che prevedevano la ricollocazione di tutti i lavoratori da parte del Comune sono stati disattesi: 14 di noi sono ancora senza lavoro. Mentre il 30 giugno 2011 il Sindaco P. Fassino si impegnava a garantirci un lavoro “certo e sicuro”, a oltre un anno di distanza siamo sempre senza lavoro e la sua Gran Torino Capitale del Lavoro per ora è lettera morta.
Per mantenere viva l’attenzione sulla nostra difficile situazione lavorativa e sulla “questione lavoro” più in generale, in questi giorni abbiamo diffuso in Rete un Appello di solidarietà rivolto a tutta la Società Civile (disponibile alla pagina http://www.firmiamo.it/un-lavoro-per-gli-ex-operai-thyssenkrupp-promesso-dafassino#petition) e dato indicazione per inviare al Sindaco mail di protesta e ricordargli le promesse fatte nei nostri confronti.
La solidarietà è una pratica importante, un’arma da utilizzare ed estendere a sostegno di tutte le lotte di chi già oggi si batte per la verità, la giustizia e i diritti, sempre più gravemente messi in discussione.
Per questo oggi saremo a Viareggio nel terzo anniversario della strage del 29 giugno 2009 in cui sono morte 32 persone: per testimoniare la solidarietà alle Famiglie colpite dal disastro; per promuovere il coordinamento tra realtà diverse che combattono la stessa battaglia; per confrontare e condividere le rispettive esperienze, sapendo che solo la lotta paga e determinati a batterci fino in fondo per vedere riconosciuti i nostri diritti.
Solo unendo le lotte possiamo abbattere questo sistema produttivo ormai al tramonto, sempre più distruttivo di uomini e risorse, e far diventare “folklore” non le lotte, come crede Marchionne, bensì il capitalismo: appartenente al passato, superato, portatore della (nuova) società che costruiremo dalle sue rovine. Dipende da noi.
IMPORTANTE – FIRMA L’APPELLO UN LAVORO PER GLI EX OPERAI THYSSENKRUPP PROMESSO DA FASSINO
Gli ex lavoratori ThyssenKrupp di Torino lanciano un Appello di solidarietà affinché il Sindaco Fassino mantenga quanto promesso nell’incontro del 30 giugno 2011: un lavoro sicuro e dignitoso per tutti i lavoratori rimasti in mobilità, gran parte dei quali costituitisi Parti Civili nel processo per la strage del 6 dicembre 2007 in cui hanno perso la vita 7 compagni di lavoro.
FIRMA E FAI FIRMARE L’APPELLO, INDICANDO:
NOME E COGNOME – PROFESSIONE - ORGANIZZAZIONE SINDACALE, POLITICA, CULTURALE - CITTA’ – MAIL
L’Appello, riportato a seguire, si trova e può essere sottoscritto alla pagina:
http://www.firmiamo.it/un-lavoro-per-gli-ex-operai-thyssenkrupp-promesso-da-fassino#petition
Dopo aver firmato (magari lasciando un commento), condividilo sulla tua bacheca dei tuoi amici di FaceBook, Twitter, Google+ e altri social network e poi giralo alla tua rete di contatti.
Obiettivo 50.000 firme. Ma ci occorre il vostro aiuto!
Inoltre ti chiediamo di inviare mail di protesta presso l’Ufficio del Sindaco Fassino (l’indirizzo è [email protected]) indicando nel testo la seguente dicitura seguita da NOME e COGNOME:
“Denunciamo l’atteggiamento discriminatorio nei confronti degli ex lavoratori ThyssenKrupp di Torino ancora senza lavoro e chiediamo il rispetto delle promesse di un lavoro sicuro e dignitoso per i 14 lavoratori ancora senza occupazione.”
Vi chiediamo, per conoscenza, di inviarla anche al nostro indirizzo mail
LAVORO SICURO E DIGNITOSO PER TUTTI GLI EX LAVORATORI THYSSENKRUPP
Giugno 2012
Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino