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Ti amo ma posso spiegarti

Creato il 01 gennaio 2012 da Spaziomeme

Ti amo ma posso spiegarti

Domenica 5 Febbraio alle 18

Incontro con l’autore Guido Catalano:
presentazione e reading del libroTi amo ma posso spiegarti” (Miraggi Edizioni)

Preambolo dell’autore

“Pubblicare un nuovo libro per me e come fare un bambino nuovo. Anche se io non ho mai fatto un bambino, dunque non so se il paragone regga.
Quando farò un bambino o una bambina saprò.
In ogni caso sono molto contento.
Questo libro è un libro femmina.
Se fosse un bambino sarebbe una bambina.
Almeno io me lo immagino femmina.
Forse è un po’ femmina e un po’ maschio, come tutte le cose della vita.

In questo libro si parla parecchio d’amore. Io parlo d’amore soprattutto per iscritto. A voce meno perché ho bisogno di pensarci su. Un po’ come quando uno si trova a litigare con una persona e dopo non si sente soddisfatto. Poi a casa si dice: “accidenti avrei dovuto dirgli questo e quast’altro!”. Ma ormai è troppo tardi.
Io scrivo d’amore anche perché la gente pensi che sono sensibilissimo.
Lo sono, in effetti.
Il mio film preferito d’amore è Love Story.
E’ l’unico film d’amore che mi son pianto nelle orecchie.

Ci sono molti dialoghi amorosi in questo libro.
I dialoghi per riuscire bene, bisognerebbe essere in due. Siccome io passo molto tempo da solo, ho iniziato a farmi compagnia dialogando con me stesso e son venuti fuori questi dialoghi.

Qui dentro c’è anche della roba che fa ridere. Lo dico perché lo so. Lo so perché quando leggo queste cose davanti a un pubblico, il pubblico ride. Alcuni mi hanno detto che anche leggendole a casa da soli hanno riso. Ne son contento perché è molto bello fare ridere le persone. Io rido poco e quando qualcuno mi riesce a far ridere gli voglio del bene.
Dunque se ridete, vogliatemi del bene.

Una volta, quando mi dicevano che sta roba non è poesia rispondevo che anche Montale andava un sacco a capo. Non funzionava.
Poi mi son convinto che non è poesia. Più che altro mi ha convinto il mio commercialista.
Qui dentro ci sono 47 *cose andate molto a capo.
Con tutta probabilità è poesia.
Secondo me spacca.

*47 è un numero fittizio, avremmo dovuto contarle
ma nessuno ne aveva voglia”

Guido Catalano
Novembre 2011

Collegamenti

Guido Catalano


Per Informazioni

Luca Zirondoli [Corsi di Scrittura, Readings & Case Editrici]
[email protected]


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